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![]() La suggestione della seduzione Parlami d'amore Love Story, tra carte e amori in cerca di maturità… di Roberto Leggio ![]() Per gli amanti incalliti “Amare significa non dover mai dire mi dispiace”, è una frase che ha fatto epoca. Ma si trattava di trent’anni fa. Adesso, dopo che molte barriere sono letteralmente cadute: “Non c’è donna che non si possa conquistare”, è una assurgo che mette bene in chiaro chi (e come) si “sbatta” oggi per amore. Non c’è nessun bisticcio e nemmeno una scelta filosofica nel confronto tra i due “aforismi”. Però dà un quadro preciso sul come l’amore (quello vero?) sia cambiato nel giro di sei lustri. Non c’è donna che resista alla seduzione è in pratica il senso del film di Silvio Muccino, che esce nel giorno della festa degli innamorati, proprio perché parla d’amore e delle pene che ne conseguono. O almeno ci prova. La storia è pantografata dal romanzo omonimo scritto dallo stesso Muccino Jr e dalla sceneggiatrice Carla Vangelista, best seller di larghe intese improntato su un menage a trois nella Roma contemporanea. Sasha è un ragazzo problematico, figlio di genitori tossicodipendenti, che tira a campare restaurando mobili (si intuisce, non si vede, ma si immagina che quella sia la sua occupazione), nella casa della viziosa Benedetta. Non sapendo come farla cadere nelle sue braccia, va a scuola di seduzione da Nicole, donna matura con un passato a pezzi, troppo “vecchia” per l’attuale compagno e fin troppo giovane per non lasciarsi avvolgere dalle spire dell’amore.
(Martedì 12 Febbraio 2008) |
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