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Il clan Moretti-Procacci-Grimaldi

Caos calmo, e la genesi del suo cast

Un’investigazione sul cinema di qualità


di Piero Nussio


La teoria dei sei gradi di separazione è un'ipotesi secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Tale teoria è stata proposta per la prima volta nel 1929 da uno scrittore ungherese ed è diventato anche un film nel 1993 per la regia di Fred Schepisi.

Ora, senza ricadere nei termini della teoria dei sei gradi, mi piace immaginare attraverso quali legami cinematografici sia sorto il cast di Caos calmo e, tramite questi, azzardarne una nuova lettura.

Innanzitutto, la motivazioni per un’indagine del genere. Un regista di fiction televisive chiama due registi “cult” (Nanni Moretti e Roman Polanski) per fare un film distribuito dalla RAI e basato su una scena hard, già peraltro visibile su You Tube, comodamente a casa e senza doversi sorbire tutto il resto del film….
Poiché le informazioni precedenti sono tutte vere, e più o meno il contenuto di quanto diffuso dai vari mezzi di comunicazione -e quindi noto al grande pubblico-, vale la pena di compiere un’indagine un po’ più approfondita sulla presumibile genesi del film.


Presumibilmente, all’inizio di tutto c’è il bellissimo romanzo di Sandro Veronesi. Lo scrittore e la sceneggiatrice Laura Paolucci sono soci della casa di produzione Fandango di Domenico Procacci, produttrice del film.
La Fandango nel ‘95, quasi agli inizi della sua vita, ha prodotto Il cielo è sempre più blu di Antonello Grimaldi con Silvio Orlando.
La stessa coppia Grimaldi-Orlando ha partecipato con Nanni Moretti due anni fa alla realizzazione de Il caimano. Silvio Orlando, è quasi un alter-ego di Nanni Moretti e i due collaborano fin dai tempi di Palombella rossa (’89).
Antonello Grimaldi sembra essere invece il “jolly” del gruppetto, perché alterna le collaborazioni con Procacci o Moretti con un’attività televisiva di “mestiere".
Ecco quindi i contatti e la distribuzione RAI, ed i legami con gli altri attori. Alessandro Gassman, oltre ad essere degno figlio di tanto padre, ha anche recitato ne Le stagioni del cuore, fiction televisiva che Grimaldi ha diretto nel 2004.
Nel 2006-07 Grimaldi ha invece diretto la fiction Distretto di polizia, in cui Isabella Ferrari aveva una parte rilevante.
Valeria Golino è un altro anello che lega Domenico Procacci a Nanni Moretti: per la Fandango è quasi un’attrice emblema (da “Respiro” a “Lascia perdere, Johnny”), mentre il legame con Nanni Moretti ha bisogno della mediazione di Andrea Molaioli, aiuto regista con Moretti in La stanza del figlio e direttore della Golino in La ragazza del lago.
Manca il “cameo” di Roman Polanski: potrebbe essere anche dovuto al caso, ma il fatto che la BAC Films distribuisca in Francia sia i film di Moretti che i suoi, diminuisce un po’ l'eventuale casualità dell’incontro.


Ecco in quale mondo nasce un’opera importante.
Nell’area romana, seguendo questi strani legami, si arriva solo a due grossi autori di cinema: l’ambito di Nanni Moretti e quello di Ferzan Ozpetek.
Per esercitare ora un po’ di geografia, due maestri che fanno riferimento ai due lati meridionali del corso del Tevere, tra la zona Ostiense e Trastevere-Monteverde.
Sul lato settentrionale dello stesso fiume, alle Belle Arti, c’è invece la Fandango di Procacci.
Non che tutto debba per forza accadere sulle rive romane: Silvio Orlando è napoletano come Valeria Golino, Antonello Grimaldi è sardo, Sandro Veronesi è toscano e la Ferrari è di Piacenza…

Ora lasciatemi immaginare come possano essersi svolte le cose: fra Veronesi e Procacci che propongono un tema, Nanni Moretti che lo condivide (e lo sceneggia, divenendone coautore).
Grimaldi, che ha assunto mestiere con le fiction ma ha tutt’altre corde al suo arco, lo dirige con mano ferma e con attori degni (Gassman, la Golino, Silvio Orlando, la Ferrari, e tutti gli altri fino ai caratteristi, ciascuno perfetto nel proprio ruolo).
La produzione è Fandango, azienda solida e sensibile alla qualità, insieme a Rai Cinema.
La distribuzione è “01”, ovvero il braccio distributivo di Mamma RAI, ma comunque azienda meno lottizzata e più tecnica delle consorelle dell’emittenza.


Il risultato è noto al pubblico, che con il passa-parola sta smontando il piccolo scandalo erotico che si era voluto montare e sta apprezzando le tematiche del film e la sua ottima fattura.
“Noi pubblico” abbiamo bisogno che si producano film del genere, insieme a qualche divertente commedia americana. E siamo pronti ad assicurare a queste opere ben fatte il meritato successo.

P.S.: non abbiamo bisogno che per film di questo livello (come fu per Eyes wide shut di Stanley Kubrick) si tentino i mezzucci pubblicitari del sottolineare (e snaturare, togliendole dal contesto) le scene erotiche che ne fanno parte.


Nanni Moretti in panchina
Caos calmo
Attore per la regia di Antonello Grimaldi
Da un libro di Sandro Veronesi una sceneggiatura salda, compatta, senza sbavature, per un film su una povera umanità nel caos.

Spiega perchè ha voluto essere Pietro Paladini
Nanni Moretti
Nel film "Caos Calmo" di Antonello Grimaldi

Diventa un caso la scena "hot" dell'attore in "Caos Calmo"
Moretti censurato?
E la proiezione milanese viene rimandata...



(Martedì 12 Febbraio 2008)


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