 Quando la preistoria fa a pugni con la storia.... 10.000 AC Fumettone tritatutto, compresa la noia
di Roberto Leggio C'è qualcosa che non va nel cinema di Roland Emmerick. E' la sua fissazione di strabiliare con “effetti speciali” qualsiasi genere affronti. Che sia un film come Il Patriota (sulla Revolution americana), oppure per quei polpettoni come The Day Afrter Tommorow e Godzilla. Se nel primo, l'effetto è sodale con la storia romantica e efferrata della nascita degli Stati Uniti (ricordate le palle di cannone che volano in mezzo agli eserciti falciandoli come birilli?), nei due susseguenti la computer grafica è l'elemento portante di tutta la realizzazione. In pratica, l'effetto speciale, cancella la storia e non viceversa. Quindi, dopo averci meravigliato con le “realta virtuali” di tutto il suo cinema di fantascienza, il tedesco “naufragato” ad Hollywood, ci porta nella preistoria. O meglio, in quella che lui pensa sia stata la preistoria. Esattamente in quel periodo intermedio, nel quali, l'Homo Abilis, da cacciatore, diventa raccoglitore e da inizio alla sua evoluzione “civile”.

La favella narra di un giovane cacciatore di Mammuth (peli, zanne, stazza, tutto in 3D), che dopo il massacro della sua gente, si vede rapire la sua amata dagli occhi blu, da parte di una rozza banda di mercanti di schiavi. Dal Ghiaccio, al deserto. Dall'incontro con una Tigre dai denti a Sciabola (talmente falsa da non inorridire nessuno), all'amicizia con tribù africane sul piedi di guerra. Dal Nilo alle Piramidi e molto altro ancora, il frullatore di generi si infrange con l'epica di una storia che non c'è. Che non è mai esistita. Nel film appaiono tante di quelle cose astruse (i cacciatori hanno i dreadlocks giamaicani, i guerrieri africani sembrano usciti dalle pellicole degli anni '30, gli Dei schiavisti assomigliano a dei monaci tibetani anche se dovrebbero essere antichi egizi) comprese il reciclaggio di qualsiasi leggenda ad effetto, che fanno a cazzotti con la possibile realtà dei fatti, ingolfando perfino i paradossi temporali. 10.000 AC, è un fumettone tritatutto, pensato come acchiappa pubblico e che invece affonda nella noia più mortale. Non si salvano nemmeno i famosi effetti speciali. Tanto irreali quando banali.
Giudizio *

(Venerdì 14 Marzo 2008)
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