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Alessandro Siani torna protagonista in un film da dimenticare

La seconda volta non si scorda mai

Tempi comici e gag che non segnono il ritmo narrativo


di Mirko Lomuscio


Il comico napoletano Alessandro Siani ritorna con un film da protagonista, dopo il positivo exploit del precedente Ti lascio perché ti amo troppo e reduce dall'ultimo cinepanettone (Natale in crociera). A fargli compagnia la splendida Elisabetta Canalis, gia in coppia con lui in un’altra commedia natalizia (Natale a New York). La pellicola narra la storia di Giulio (Alessandro Siani), un giovane scapolo che vive in casa con i suoi genitori. Un giorno, durante uno dei soliti ricevimenti tra vecchi amici, fa la conoscenza di Ilaria (Elisabetta Canalis), sorella di un suo vecchio compagno di scuola. Tra i due scatta la scintilla e nasce una storia d'amore. Ma la ragazza ha diverse cose da spiegare a Giulio: è legata all’avvocato Ridolfi (Enzo De Caro), un uomo di mezz’età, e, inoltre, ha una figlia a carico che accudisce con l’aiuto dell’anziana vicina Clara (Clara Bindi).
Queste rivelazioni rappresentano per il giovane innamorato solo l’inizio di una serie di disavventure che lo vedranno coinvolto in una sequela di situazioni imbarazzanti.
Ill regista Francesco Raniero Martinotti (Abissinia), che, con Siani aveva già giratoTi lascio perché ti amo troppo, ripropone ora la coppia ma, purtroppo, con un pessimo risultato. La seconda volta non si scorda mai è, infatti, una serie di gag e battute mal pronunciate che la scialba sceneggiatura, scritta da Alessandro Siani, insieme al regista ed a Francesco Albanese, amalgama male senza tener conto del ritmo narrativo.




I personaggi sono mal delineati ed alcuni addirittura trascurati per essere poi riproposti in un secondo momento. Forse la troppa ambizione e il voler giocare assolutamente la carta comica in una commedia sentimentale ha giocato un brutto scherzo al comico napoletano. Neppure la colonna sonora blues di Pino Daniele riesce a salvare il film dal disastro. La seconda volta non si scorda mai non fa altro che riproporre i luoghi comuni dell’attuale cinematografia comica (lo scontro tra famiglie diverse, ridicoli karaoke, situazione sentimentale complicata) con il riisultato di produrre molta noia e di sprecare la professionalità recitativa di ottimi attori come Marco Messeri (Pensavo fosse amore invece era un calesse), che interpreta un cardinale fiorentino molto rigido ma poco credibile.
Magari lo script, e la serie di gag costruite attorno, poteva essere materiale buono per uno spettacolo di cabaret, ma in una storia cinematografica i tempi comici sono ben altra cosa.
Infatti dalla visione di questo film si deduce come, spiacevolmente, la comicità di Siani non sia adatta al ruolo di protagonista e sia, invece, più apprezzabile in quello di "spalla" ad attori come Christan De Sica.
Purtroppo questa seconda volta da prim’attore per lui (e per gli spettatori) è da dimenticare!

giudizio: *




(Sabato 12 Aprile 2008)


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