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Il festival dedicato alle opere prime italiane

Gallio Film Festival

XII edizione a Gallio dal 17 al 26 luglio


di Oriana Maerini


Si apre il 17 luglio il Gallio Film Festival, la kermesse cinematografica patrocinata dalla F.I.C.E. (Federazione Italiana Cinema d’Essai), con la collaborazione del Comune di Gallio, il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni e la Comunità Montana, è giunta alla dodicesima edizione.
Quest’anno la manifestazione inizierà un giorno prima, con un evento alquanto suggestivo ed insolito. L’organista Ferruccio Bartoletti, diplomatosi in organo e composizione organistica al Conservatorio Pollini di Padova, tra i primi in Italia a realizzare opere interattive d’improvvisazione all’organo, che coniughino narrazione, poesie ed immagini cinematografiche, accompagnerà la proiezione del film muto Christus, girato a colori nel 1916 da Giulio Cesare Antamoro e recentemente restaurato dalla Cineteca del Comune di Bologna.

Le pellicole in concorso saranno dodici le pellicole in concorso. Tra tutte, la più conosciuta e conseguentemente favorita è “La ragazza del lago”, il primo lungometraggio di Andrea Molaioli, premiato quest’anno in occasione dei Nastri d’Argento come migliore regista esordiente, per un lavoro che ha raccolto anche dieci statuette ai premi David di Donatello.
A tenere testa alla pellicola del regista romano anche l’opera prima di Fabrizio Bentivoglio, attore molto apprezzato, passato dietro la macchina da presa per “Lascia perdere Johnny!”, film che ha visto recitare insieme i fratelli Servillo, Toni attore e Peppe cantante (Avion Travel).
Segnaliamo, inoltre, film d'autore come “La terramadre” di Nello La Marca e “Corazones de Mujer” di Kiff Kosoof (nome d’arte di Davide Sordella e Pablo Benedetti), o “Una ballata bianca” che ha vinto in una rassegna negli Stati Uniti (Tiburon International film Festival) o come “Tagliare le parti in grigio” di Vittorio Rifranti. Il Festival del Cinema Italiano di Gallio quest’anno registra anche una nutrita partecipazione al femminile.
A dispetto del suo nome Catherine Mc Gilvray, padre australiano e madre francese, è nata a Roma e diplomata al centro sperimentale. La sua opera prima “L’iguana” è tratto dall’omonimo libro di Maria Ortese. Sarà visto in questa rassegna anche “Ossidiana”, il primo lungometraggio di Silvana Maja, ispirato alla vita della pittrice napoletana Maria Palliggiano, morta suicida a 36 anni.

Gallio si conferma, quindi, una vetrina unica per i giovani autori del cinema italiano, garantendo alle loro opere prime una notevole visibilità. Il primo biglietto da visita della rassegna cinematografica è dato dal Comitato di Patrocinio della stessa, composto dai registi Ermanno Olmi, Mario Brenta e Franco Piavoli e il poeta e musicista Bepi De Marzi. Dello stesso Comitato faceva parte anche lo scrittore Mario Rigoni Stern recentemente scomparso, che verrà ricordato nella giornata conclusiva del Festival con la proiezione del documentario Ritratti di Carlo Mazzacurati.




Tutte le proiezioni si terranno presso la Sala Cineghel,
nel comune di Gallio sull’Altopiano dei 7 Comuni.

Info:
0424/658937- 3472412366 info@cineghel.it www.cineghel.it














(Venerdì 27 Giugno 2008)


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