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Sequel del film girato da Stephen T. Kay

Boogeyman 2-Il ritorno dell'uomo nero

Un horror disturbante ed efferate.


di Mirko Lomuscio


E' il sequel di Boogeyman-L’uomo nero di Stephen T. Kay, film prodotto dalla Ghost house di Sam Raimi, che tre anni ebbe un successo al botteghino negli States.
Mentre l'originale era un horror a tinte orientali, basato sulla tensione e l’atmosfera, questo seguito, diretto da Jeff Betancourt (montatore di The grudge e Chiamata da uno sconosciuto), è uno slasher violento che strizza l’occhio agli anni ’80.
La storia ruota attorno ai fratelli Laura (Danielle Savre) ed Henry Porter (Matthew Cohen) che, in infanzia, hanno visto uccidere i loro genitori dall’uomo nero.
Da grandi saranno costretti, per superare lo shock da questa terribile esperienza, a sottoporsi a cure psichiatriche in una cura specializzata.
Una volta che Henry finisce la sua cura, starà a Laura seguire il programma, anche se è restia a lasciare solo fratello.
Nella clinica la ragazza entrerà in contatto con il dottor Mitchell Allen (Tobin Bell) e la dottoressa Jessica Ryan (Renée O’Connor) che si occuperanno dei pazienti per tutta la durata della terapia. Ma qualcosa o qualcuno semina morte tra di loro riportando alla mente di Laura ignari ricordi che andrebbero dimenticati.
Che sia tornato l’uomo nero?



Sulla carta questo seguito potrebbe anche sembrare meno affascinate e più rozzo del capostipite, ma Boogeyman 2-Il ritorno dell’uomo nero si lascia ben vedere e assume il concetto di film horror più di Boogeyman-L’uomo nero.
Lì tutto stava al servizio di una trama che metteva in scena angosce e paura del protagonista, al fine di ottenere un risultato alquanto vuoto e deludente, qui almeno il raccapriccio e i balzi di tensione fanno parte di una tradizione del genere horror, che si non hanno mai avuto lodi critiche, ma almeno danno un significato a ciò che lo spettatore assiste.
Il regista Betancourt dirige con mano sicura un film che ripropone cose come un ambientazione alla Nightmare 3-I guerrieri del sogno e Vivere nel terrore (misconosciuta opera del 1988) e cita una violenza stile Saw, non per nulla tra gli attori c’è il Bell/Jigsaw della nota saga, il tutto miscelato in modo sapiente creando dei veri momenti di terrore, molto più efficaci dell’oscura fotografia usata in Boogeyman-L’uomo nero.
Cuori strappati, corpi scoppiati, gente avvelenata e divisa in due da un ascensore, questo è il repertorio delle efferatezze mostrate in Boogeyman 2-Il ritorno dell’uomo nero e il tutto con l’intelligente concetto di voler creare un horror più disturbante possibile.
Sarà forse per questo che stavolta Raimi non risulta tra i nomi della produzione?
Ultima nota: nel primo capitolo c’era una partecipazione di Lucy Lawless, la famosa Xena della nota serie tv, qui compare Renée O’Connor (Forza d’urto) conosciuta ai più per essere stata spalla della nota principessa guerriero.

giudizio: * *



(Lunedì 30 Giugno 2008)


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