 Incontro con l'amministratore delegato di Turner Italia Jaime Ondarza Al Fiuggi Family Festival
di Roberto Leggio Fiuggi - “La cosa importante è creare un feed-back tra l’azienda ed il piccolo pubblico”. Parole accurate e che arrivano direttamente al punto. A dirle è Jaime Ondarza, amministratore delegato in Italia del celebre canale televisivo satellitare per ragazzi Cartoon Network, che fa capo alla Turner Television americana. Tre figli, nome dal sapore oriundo (e forse lo è), arrivato a Fiuggi a ritirare il premio speciale Fiuggi Festival “per l’impegno dimostrato nel proporre la cultura della vita e della famiglia nell’ambito della produzione televisiva”. Ma anche a spiegare le motivazioni che spingono il network a proporre una programmazione idonea ai più piccoli, senza ledere la sensibilità di nessuno. “Quando sono stato invitato qui” ha proseguito Ondarza “ho provato una grande emozione. Perché questa manifestazione da la possibilità di coordinare il “mio” lavoro con l’interazione più importante, che è appunto la famiglia”. Infatti uno dei punti chiave del suo intervento è proprio quello di fare capire ai genitori come il canale televisivo tenga a migliorarsi tastando il polso al pubblico. “Per noi è molto importante avere uno scambio diretto con i nostri piccoli telespettatori. E lo facciamo attraverso i nostri collaboratori… quelli che sono ancora bambini dentro. In questa maniera possiamo capire meglio le esigenze dei ragazzi. Gli americani lo chiamerebbero businnes, ma noi preferiamo definirlo “lavoro interattivo”.
Quindi sfruttate la fantasia dei ragazzi? Certamente. Per la produzione è molto importante conoscere quali siano le preferenze dei ragazzi. Lo capiamo grazie il nostro sito, organizzato in maniera protetta… infatti una volta entrati non si può più uscire come accade invece in altri che dirottano i più piccoli verso chissà che cosa. Attraverso di esso comprendiamo cosa i ragazzi vorrebbero vedere, verso quali programmi sono più attratti.
Il prossimo ottobre, proprio qui a Fiuggi verrà presentato un progetto nei quali i ragazzi saranno spinti a scrivere delle mini sceneggiature per dei cartoni animati. Cartoon Network appoggerà l’iniziativa? L’idea sembra buona. Speriamo che sia possibile attuarla. Nel frattempo abbiamo intenzione di sostituire i volti dei cartoni animati con i visini dei bambini. Basta inviare un paio di foto di fronte e di profilo e seguire le istruzioni sul nostro sito. E’ una iniziativa totalmente protetta, perché per accedere al progetto i genitori dovranno sottoscrivere una liberatoria.

Ondarza riceve il premio
Uno dei punti su chi si pigia qui a Fiuggi sono le problematiche familiari. Lei che è molto attento, come vede questo tema? Puntando ad una programmazione sana e non offensiva. Il nostro obiettivo è sempre quello di puntare su tematiche “buoniste”. Non demonizziamo le problematiche familiari. Anzi non le vogliamo prendere ad esempio, anche perché sarebbe difficile spiegarle ai bambini. Siamo orientati più ai Flintstones che ai Simpons. Il perché è semplice, i Flintstones, la prima sit-com a cartoni, mostrano in maniera assurda tutte le dinamiche che si possono ritrovare in una famiglia comune.
Eppure in questi ultimi tempi la famiglia è cambiata. Molti bambini sono figli di divorziati e sta prendendo piede la famiglia allargata… Per noi non è importante se i nostri telespettatori siano o meno figli di divorziati. Per noi i bambini sono tutti uguali e le programmazioni devono essere sicure, protette. Non devono assolutamente turbare la sensibilità dei bambini.
Lei si occupa si cartoni animanti. Ma lei cosa vedeva quando era un piccolo telespettatore? Non guardavo Matzinga e Goldrake. Anche perché ero molto piccolo. La mia Tv dei ragazzi era molto più semplice, meno violenta… un po’ come quella che cerco di proporre oggi…
(Mercoledì 30 Luglio 2008)
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