.


Film in uscita Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Grazie alla straordinaria interpretazione di Mickey Rourke

The Wrestler guadagna il Leone D'oro

L'Italia si consola con la Coppa Volpi a Silvio Orlando


di Oriana Maerini


Venezia. Come spesso accade è stato l'ultimo film passato in concorso ad aggiudicarsi il Leone d'Oro. Mickey Rourke, il divo maledetto e redivivo non ha guadagnato il riconoscimento personale, ma ha fatto vincere il premio più prestigioso a The wrestler del regista Darren Aronovsky, già autore di tre titoli di notevole bellezza (Pi greco, Requiem for a dream e The fountain)).
L'Italia si consola con la Coppa Volpi assegnata a Silvio Orlando, come miglior attore della 65ma Mostra di Venezia, per l'interpretazione del professore nel film di Pupi Avati, Il papà di Giovanna. Premio quasi scontato perchè il nostro attore era dall'inizio tra i favoriti. Orlando, visibilmente emozionato durante la cerimonia della consegna dei premi, ha stretto la mano una ad una a tutti i giurati, ringraziato Valeria Golino.
Il favorito Teza del regista etiope Haile Gerima, definito una sorta di "megliò gioventù" versione africana, conquista il Premio speciale della giuria e l'Osella per la migliore sceneggiatura. Il film narra la vicenda di un intellettuale etiope che lascia la Germania per tornare in Africa, trovando il suo paese sconvolto dalle faide interne del regime marxista di Mengistu.
Il Leone d'argento è toccato a Aleksey German Jr con il suo Bumažnyj soldat (The Paper Soldier), ambientato nel Kazakistan degli anni Sessanta. Forse è piaciuto perchè, grazie alle sue atmosfere sognanti e surreali, ricorda il cinema ispirato ai classsici della letteratura russa. Non a caso questa pellicola ha vinto anche l'Osella per la miglior fotografia.

Fra le donne in gara ha vinto un premio Dominique Blanc, protagonista de L'autre, di Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic. L'attrice è stata premiata nonostante l'avversione dei critici verso il film e molti mugugni si sono registrati all'annuncio del premio.

Insomma un verdetto complesso e combattuto per la giuria presieduta da Wim Wenders che con tono polemico ha dichiarato: "Non accetterò mai più di far parte di una giuria per il resto della mia vita.". Questa frase condensa il malumore dell'autore tedesco che avrebbe voluto assegnare anche il premio come miglior attore a Rourke. L'esordiente Gianni Di Gregorio con il suo Pranzo di Ferragosto, che ha riscosso al Lido ampi consensi di critica e pubblico, ha vinto il Premio De Laurentis per la miglior opera prima (100mila dollari da dividere tra regista e produttore e 40mila euro di buoni pellicola offerti da Kodak). E pensare che il film, prodotto da Garrone e già distribuito da Fandango, è costato pochissimo ed era tutta una scommessa. Segno che quando l'idea è vincente non serve un grosso budget per realizzare un ottimo film.



(Domenica 7 Settembre 2008)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro