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![]() Eroi “psico-pontenziati” a Hong Kong Push Fenomeni paranormali controllabili... di Roberto Leggio ![]() Ci sono film che vengono col buco, ed altri no. Push fa parte della seconda categoria. Non si creda però che non sia un film totalmente non riuscito, piuttosto si tratta di una pellicola che racconta tante cose, senza approfondirne nessuna. A cominciare dall'ambientazione ad Hong Kong. Perché degli americani (eroi e non), tutta una agenzia governativa (deviata?), si muovono nella ex colonia britannica e non invece nel loro paese natale? La risposta potrebbe essere forse nel dare sostanza (e punto di vista) ad una sceneggiatura già fiacca in partenza. Oltre a questo, tutta la vicenda è incentrata su personaggi nella maggior parte bianchi (l'unico nero é Djimon Hounsou), che si barca(menano) tra loro senza che una persona normale faccia da contraltare nella narrazione. Tutto è vissuto attraverso le “magie” psichiche e telecinetiche che i protagonisti incarnano, quasi che il mondo esterno non esista affatto. Detto questo la trama è semplice (ed in parte polverosa) nella quale un gruppo di soggetti con capacità paranormali, devono mettercela tutta contro gli uomini della Divisione (l'agenzia governativa che vorrebbe radunarli per mettere assieme l'esercito più potente del mondo), che li inseguono in quanto una di loro ha tra le mani una valigetta contenente una fiala che potenzierebbe ancora di più le loro facoltà psichiche.
(Sabato 28 Marzo 2009) |
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