.


Film in uscita Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Delude l'ultima pellicola di Thomas Vinterberg

Riunione di famiglia

Una famiglia sui generis, né cinica né comica


di Oriana Maerini


Dopo il riuscitissimo Festen, Thomas Vinterberg torna, dopo dieci anni ed una parentesi americana con Dear Wendy, a parlare della famiglia danese. Lo fa con Riunione di famiglia e asserisce di aver voluto ricominciare da dove si era concluso l'altro film. Ma, anche se si parla sempre di una famiglia sui generis, questa pellicola non ha nulla a che vedere con Festen. Il cinismo graffiante dei personaggi di quel film sono spariti e stavolta i segreti sono davvero tali e non noti a tutti sebbene non rivelati. Vinterberg abbandona i toni cupi e sceglie di usare il ritmo della commedia per raccontare l'incontro fra un padre ed un figlio che ignorano l'esistenza l'uno dell'altro in una situazione pubblica come quella dei festeggiamenti di un'intera città.
La sottotrama poi è il legame dei due con le donne che collega i due uomini. Sebastian è un ragazzo balbuziente ed insicuro perchè è cresciuto all'ombra del fantasma di un padre ubriacone e seduttore e se lo ritrova davanti proprio quando scopre che ha fatto l'amore con la donna che ama. Prendere a pugni il genitore rappresenta, quindi, per lui la catarsi che lo fa diventare un uomo sicuro dei suoi sentimenti e delle sue decisioni.


Riunione di Famiglia è un film banale che strizza l'occhio a sentimenti universali come la paternità e l'amore romantico che non riesce ad entusiasmare. Intendiamoci gli attori sono tutti bravi ed in parte, a cominciare da Oliver Moller Knauer nel ruolo del goffo Sebastian che si trasforma in uno splendido cigno, ma la regia è alquanto piatta e monotona.
Insomma per chi, come chi scrive, aveva amato molto Festen questo film lascia l'amaro in bocca. Appare quasi un tradimento verso quel Dogma irriverente, quella forma nuova e originale di fare cinema di cui Vinterberg è stato ideatore insieme a Lars von Trier.

giudizio: *



(Domenica 3 Maggio 2009)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro