 Il pluripremiato lavoro australiano in uscita in Italia Amori e Disastri Debutto alla regia di Sarah Watt
di Elena Nesti Dopo 5 anni di collezione di importanti premi internazionali, uscirà il 19 giugno nelle sale italiane l’australiano “Look Both Ways – Amori e Disastri”, presentato dalla Fandango di Domenico Procacci. “Guarda a tutti e due i lati della strada”, come ci viene insegnato da bambini, e come recita il titolo del film. Ma tenere conto di due direzioni, di due alternative, non è sempre la cosa migliore; a volte è semplicemente meglio buttarsi, nella vita, come nell’amore, come persino nella morte. Perché “Non abbiamo luce per illuminare 100 kilometri di strada, ma solo per il prossimo passo”, e dove non tutto è spiegabile razionalmente, è inutile farsi domande su quel che abbia in serbo il destino, ma è utile nel frattempo, vivere. Né più e né meno, Carpe Diem. Meryl ha continue visioni di scenari catastrofici in cui potrebbe cadere e Nick viene perseguitato dalle immagini del cancro appena diagnosticatogli che si espande. Le loro strade si incrociano proprio a un bivio ferroviario, dove Meryl, di ritorno dal funerale del padre per l’appunto deceduto in seguito a un male, è testimone di un incidente : un uomo viene investito da un treno, e Nick viene mandato dal proprio caporedattore a fare foto. Qui ha luogo la prima della lunga serie delle loro imbarazzate conversazioni, in bilico tra l’ironia e il delirio. In soli tre giorni di un weekend “da ricordare” o “da dimenticare”, secondo i punti di vista, si consuma un dramma che a queste due anime principali intreccia altre vite sospese, ad esempio quella di un giornalista in crisi col proprio lavoro e la propria esistenza, del capotreno alla guida durante l’incidente, e la ragazza che in quella tragedia ha perso il proprio amato. La foto che Nick le scatta nel momento in cui apprende l’accaduto è il simbolo della reazione agli eventi da noi inattesi, tema di tutto film e perciò collegamento, tramite la prima pagina che conquista nel giornale, di tutte le storie, che portano alla ribalta le ossessioni, la morte e la depressione

Il valore aggiunto nel film sta nelle sequenze di animazione dal tono surreale ed espressionistico che vanno a chiarificare gli stati d’animo più profondi dei protagonisti. La regista Sarah Watt è infatti al suo primo lungometraggio che utilizza questa tecnica, collaudata nei suoi osannati corti interamente di animazione. L’Australia ci sorprende, per le sue emozionanti piogge salvifiche, per gli stili e i colori accostati senza paura di stonare, e per l’ottimismo e la fantasia con cui guarda alla vita e alla morte.
giudizio: ***
(Martedì 9 Giugno 2009)
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