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La pellicola più complessa e più crudele di Kim Ki-duk

“Nappun namja – Bad Guy”

DvD distribuito da Raro Video


di Oriana Maerini


2001, Corea del Sud, 35 mm, colore, 100’
regia Kim Ki-duk
sceneggiatura Kim Ki-duk
fotografia Suh Jong-min
scenografia Kim Ki-duk
montaggio Hahm Sung-won
musica Park Ho-joon
cast Yang Dong-hun, Kim Young-min, Ban Min-yung, Cho Jae-hyun
produttore Kim Soo-hee
produzione LJ 21 Film Co.
Lingue: coreano, italiano /sottotitoli: italiano, inglese.

CONTENUTI EXTRA DEL DVD

intervista a Andrea Bellavita (critico cinematografico)
dietro le quinte
trailer
Booklet bilingue di 24 pagine curato da Enrico Ghezzi, Gino Maria Boschi, Martina Ghezzi (contiene saggi critici, l’autore su sé stesso, conversazione con la cantante siciliana Etta Scollo e Bio-filmografia del regista



Trama:
Hang-gi è seduto su una panchina, accanto a lui c’è una studentessa, Sun-hwa. La ragazza si alza disgustata dalla sua presenza. Hang-gi la afferra e con violenza la bacia. Lei gli sputa. Hang-gi costringerà Sun-hwa a prostituirsi trascorrendo le notti a spiare, da una finestra nascosta, la sua vittima.


Recensione:
Presentato al festival di Berlino 2002, Nappun Namja (Bad guy) e un film psicologico e crudo. Un’opera complessa, forse la migliore del maestro coreano prima di Ferro 3. Kim Ki-duk mostra, in modo verosimile, un mondo marginale e crudele al fine di fare emergere le contraddizioni della società coreana e criticare il sistema sociale governato dal pregiudizio. Il regista dimostra con questa pellicola di aver raggiunto la maturità stilistica e narrativa, perchè riesce ad aprire squarci lirici e poetici all'interno del fiume di violenza eccessivamente realistica che lo caratterizza fin dal suo esordio. Secondo l'ammissione stessa di Kim Ki-duk Bad Guy è un film sul fato, la relazione tra i due è determinata da un fato predestinato ancora prima che loro si incontrino nella realtà.» La storia di un amore non ordinario, violento e masochistica è solo il pretesto per mostrare l'inquietudine e il malessere che nascono dall’incapacità a riconoscere ed esprimere sentimenti forti. Il clou della pellicola risiede nelle scene, magistralmente girate, in cui sogno e realtà si fondono in un unicum. Qui la protagonista trova in una spiaggia, i pezzi della foto di una coppia. La donna è vestita di rosso, come nell'immagine priva di volto, e lentamente entra nell'acqua fino a scomparire tra i flutti. A questo punto la cinepresa filma, come una carezza, il corpo della protagonista che si immerge nelle acque accompagnandola con brano struggente, cantato in italiano da Etta Scollo. Con questo Dvd Raro Video conferma la sua "mission" di far conoscere il cinema più impegnato e complesso. I numerosi extra fra cui un dietro le quindi ed un interessante Booklet permettono, inoltre, di capire meglio l'opera e la sua coerenza con la cifra stilistica del maestro coreano.


Analizzato nel volume di Vittorio Renzi
Kim Ki-duk
Edito dalla Dino Audino Editore

A Roma il 26 settembre
Maratona Kim ki-Duk
Un'occasione per vedere tutti i film del geniale regista coreano



(Martedì 23 Giugno 2009)


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