.


Film in uscita Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


La commedia amara di Jason Raitman

Fra le nuvole - Up in the air

Clooney mai così affascinante e affabulatore...


di Oriana Maerini


Tra le nuvole – Up in the Air, il terzo film del figlio d’arte Jason Raitman che arriva questo venerdì nelle nostre sale è un successo annunciato. Si è guadagnato, infatti, una statuetta dei Golden Globe (miglior sceneggiatura), i premi della stampa estera da sempre considerati come l'anticamera dell'Oscar. Il regista che si era fatto notare già con Thank You For Smoking e Juno con questo film migliora la sua cifra riescendo a far sorridere con una commedia amara che analizza il lato cinico del capitalismo americano. La vicenda è raccontata attraverso un bravissimo George Clooney che in questo film supera se stesso nei panni di Ryan Bingham, un affascinante, affabulatore e solitario cacciatore di teste, che non si stressa anzi, che ama girare perennemente con la valigia in mano, su è giù per l'America falciano i posti di lavoro e il destino di impiegati e manager. Ma questa maschera fatta di cinismo, freddezza, assenza di scrupoli e charme è destinata a crollare grazie all'incontro con un suo clone in gonnella (Vera Farmiga) che gli spezzerà il cuore.



La forza del film risiede in una sceneggiatura di ferro, firmata dal regista insieme a Sheldon Turner, che, con dialoghi brillanti e taglienti, mette le mani in pasta nella crisi del capitalismo americano e ci sbatte il faccia l'assurdità di un sistema che può arrivare a licenziare padri e madri di famiglia in teleconferenza! Il film fa venire in mente, per il tema trattato, una piccola e divertente commedia italiana dal titolo Volevo solo dirmigli addosso firmata da Eugenio Cappuccio che vedeva un bravo Giorgio Pasotti nello stesso ruolo di Clooney. Il merito di Raitman è quello di descrivere lo sgretolamento economico e sociale americano attraverso la crisi personale di personaggi forti che, messi alle strette, dovranno fare i conti con le loro debolezze e le proprie paure. L'altro punto di forza è la scelta di un terzetto di attori che riescono a creare un'ottima sinergia fra loro: George Clooney, Vera Farmiga e Anna Kendrick L'unico difetto del film è il ritmo ondivago del film. Partita in quarta, la pellicola, si affloscia, infatti nella seconda parte per poi "ridecollare" nel finale che poco hollywoodiano (finalemente senza happy end!)
Curiosità: un film che dovrebbero vedere tutti i neofiti dei viaggi in aereo perchè Clooney insegna meglio di un manuale a preparare il bagaglio che vi permette di evitare le code ai controlli di sicurezza!

giudizio: * * *

Un "cinema indipendente" americano
Juno
Forse inizia, tutta nuova, una ricostruzione dei valori umani
«Secondo te, è possibile che due persone stiano bene insieme per sempre, o almeno per un po’ di anni?»



(Mercoledì 20 Gennaio 2010)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro