 Il nuovo film di Emiliano Cribari Autodafè Un noir che si svela lentamente seguendo il dogma "Le cose che so di me"
di Francesco Lomuscio  Nazionalità: Italia Anno: 2009 Genere: Thriller Regia: Emiliano Cribari Interpreti: Fabrizio Rizzolo, Cristina Fassio, Barbara Esposito, Erika Renai Distribuzione: CG Home Video Video: 16:9 Audio: Italiano Dolby digital 2.0 Sottotitoli: Italiano per non udenti Extra: Trailer, Foto di scena, Biofilmografia del regista Durata: 79’ Codice area: 2 Pal
Trama:
Tra sesso, sogno, morte e mistero, la vita di un uomo è sconvolta dal ritorno di un passato che ha rimosso.
Recensione:
Che il poeta e regista indipendente fiorentino Emiliano Cribari si fosse cominciato a distaccare dalla complicatezza di opere come Tuttotorna (2005) e Via Varsavia (2006) in favore di vicende più concrete e facilmente fruibili, lo si era già intuito dai suoi film posteriori. Già grazie al riuscito 30 anni quasi 21 (2006), incentrato con ironia sul tanto discusso precariato tricolore d’inizio XXI secolo, e poi anche con Brokers-Eroi per gioco (2008), passato perfino alla Festa Internazionale del Film di Roma. Ed è proprio da quest’ultimo che proviene Fabrizio Rizzolo, visto anche nel fantascientifico a bassissimo costo Dark resurrection (2007) di Angelo Licata e nella bella commedia Tutti intorno a Linda (2009) di Barbara e Monica Sgambellone, ora tutt’altro che disprezzabile protagonista di Autodafé. Noir psicologico e sperimentale dove tensione ed erotismo delineano gli inquieti confini di un uomo braccato dal proprio passato in cui vediamo Rizzolo alle prese sia con la masturbazione che con i nudi corpi di non giovanissime donne, mentre si parla di omicidi e fa la sua apparizione Chiara Pavoni, nota agli appassionati di cinema horror non solo per essere apparsa in Demonium (2001) di Andreas Schnaas e Bad brains (2006) di Ivan Zuccon, ma anche per aver preso parte a diversi cortometraggi del sottobosco indie nostrano. Autodafè è un film che, con lenti ma coinvolgenti ritmi di narrazione, si può definire un vero e proprio prodotto di genere, un noir, per la precisione, che conduce progressivamente verso la rivelazione finale di quello che possiamo definire il manifesto del metodo Le cose che so di me: un movimento cinematografico indipendente fondato sostanzialmente su tredici regole. Per conoscerle basta visitare il sito: www.lecosechesodime.com.
(Martedì 6 Aprile 2010)
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