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Divertente commedia sulle avventure di due coniugi

Notte folle a Manhattan

Steve Carell e Tina Fey formano un'ottima coppia comica


di Mirko Lomuscio


Diretta dall'esperto in commedie Shawn Levy (Una scatenata dozzina) Notte folle a Manhattan è una pellicola che segue il filone sulla falsa riga di film come Tutto in una notte di John Landis. E' interpretata dalla coppia comica americana composta da Steve Carell (40 anni vergine) e Tina Fey (Mean girls), quest’ultima molto famosa negli States per la sua partecipazione al noto programma televisivo Saturday Night Live.
I due vestono i panni dei coniugi Foster, moglie e marito che passano le loro annoiate vite tra il lavoro e i figli, concedendosi di tanto in tanto qualche sporadica uscita al ristorante.
Ma è proprio quando lui, Phil, decide di andare con l’amata mogliettina Claire in un locale di lusso di New York che le cose cominciano ad andare per il verso sbagliato; vittime di uno scambio di identità, i coniugi Foster incombono in una serie di disavventure che li vedranno coinvolti con poliziotti corrotti e scandali mafiosi, tanto che qualcuno desidera ardentemente la loro morte. La tragicomica notte a Manhattan è appena cominciata per i due e far ridere gli spettatori sarà il loro primario obiettivo.



Opera per palati facili in cerca di risate spensierate e battute ritmate, Notte folle a Manhattan è un film che sin dalla trama sa di dejà vu, con queste sottostorie poliziesche a far da contorno al pochade ironico che il regista Levy mette in atto.
Il film si gioca tutto sulle spalle dei due protagonisti, col solito imbranato Carell e la piacevole e divertente Fey, una coppia ben assortita che sa gestire i tempi comici del film. A far loro compagnia uno stuolo di comprimari come Taraji P. Henson (Il curioso caso di Benjamin Button), William Fichtner (Strange days), il rapper Common (American gangster), James Franco (Spider-man), Mila Kunis (Codice Genesi) e un palestrato Mark Wahlberg (The departed-Il bene e il male) che, continuamente in vista con addominali di fuori, riesce a contribuire comicamente alla resa divertente del lungometraggio.
Non ultima la presenza non accreditata di Ray Liotta (Svalvolati on the road), che qua ricopre il ruolo di un potente uomo di mafia, e non poteva essere altrimenti per il protagonista di Quei bravi ragazzi. Per il resto c’è poco da aggiungere; le risate non mancano e la confezione è resa bene. Il sottotesto del film è a favore della vita coniugale anche quando questa è noiosa.

giudizio: * *





(Mercoledì 12 Maggio 2010)


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