Una commedia che si tinge di nero. Tre storie. Sei personaggi. La morte di uno di loro. Il gioco a incastro dello sfasamento cronologico. La rivelazione finale. Questo è “Chiusi per lutto”, spettacolo non banale, che apre una finestra sul mondo degli odierni non più giovani o, per non offendere nessuno, sui nostri amati “trentenni”. Il tema psicologico incardina la sceneggiatura, e così i protagonisti si ritrovano intrecciati assieme in un bandolo che è utile districare una volta usciti dalla sala. Si parla di vita, ed ecco affiorare legami sentimentali, amori, addii, vecchie storie mai sopite. Si parla di tempo che fugge, ed allora le foto, i ricordi, i viaggi in Centro-America. Si parla di morte, seduti, con la propria analista. La paura che alla fine sia sempre tempo di bilanci, che non sia concessa un’altra opportunità, che è stato tutto sbagliato.
La regia aiuta con un brio ragguardevole, le scene sono brevi, l’allestimento è ottimamente congegnato. Le fasi comiche non mancano, giusto il quid che il soggetto permetteva. Tuttavia l’opera non lascia il segno, non dialoga al meglio con lo spettatore, non entra in lui trascinandolo con sé. A parte la trovata dello squadernamento temporale, per la quale si rende merito alla sceneggiatura, si deve imputare al tutto una troppo “pesante” leggerezza.

dal 22 al 27 marzo 2011
Teatro san genesio
via podgora 1 - roma
per info e prenotazioni
tel. 063223432

www.chiusiperlutto.com
info@chiusiperlutto.com
www.teatrosangenesio.it

(Venerdì 25 Marzo 2011)

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