 "Sono ancora di sinistra..." Leone d'oro alla carriera a Marco Bellocchio Il Maestro non rinuncia a ribadire la sua coerenza e critica il cinema italiano
di Oriana Maerini 
Venezia. La 68° Mostra del Cinema di Venezia è agli sgoccioli e arrivano i premi. Oggi è stato il turno del Leone d'oro alla carriera per Marco Bellocchio. Nella Sala Grande del Palazzo del Cinema c'è stato molto entusiamo e commozione per il regista de I pugni in tasca che avuto una sttanding ovation da parte del pubblico in sala. Dopo la proiezione film omaggio di Pietro Marcello sulla carriera del grande regista Bernardo Bertolucci ha consegnato il premio al maestro che ha letto un testo: "Mi chiedono spesso: ma la tua rabbia dov'è finita? Io rispondo che sono un rivoluzionario, ribelle moderato. Un ribelle che ha rinunciato alla violenza. Le mie immagini sono cambiate perché la mia vita è cambiata, ma ho conservato una naturale inclinazione per chi è oppresso. La libertà è la cosa più preziosa per un artista: la libertà d'immaginazione, che mi obbliga a rifiutare il "lo devo ai compagni per non essere considerato reazionario". Durante la conferenza stampa era stato ancora più critico dando una sferzata al cinema italiano odierno colpevole di buttarsi solo sulle commedie per realizzare facili incassi. Poi, rispondendo ad una domanda, aveva rimarcato la sua coerenza umana: "Sono diventato molto tollerante, ma sono ancora di sinistra, sono antiberlusconiano, ma si può essere di sinistra in molti modi".
(Venerdì 9 Settembre 2011)
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