 Un pout-pourri di umorismo elegante e romanticismo Ex – Amici come prima I fratelli Vanzina ripropongono il format di Brizzi
di Stefano Bucci Dopo due insuccessi (Ti presento un amico e Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata), i Vanzina tornano in pista con una divertente commedia sentimentale e, per la prima volta, i figli di Steno si rifanno a un film realizzato da altri. E’ il caso però di fugare ogni dubbio: non si tratta di un sequel; il film in questione non presenta alcun legame col precedente Ex di Fausto Brizzi, salvo per la presenza di un paio di attori (Gassman e Salemme), i quali però propongono personaggi totalmente nuovi rispetto al prototipo. Ciò che accomuna le due pellicole è il format, riprendiamo dal pressbook: “un intreccio di storie i cui protagonisti hanno in comune lo status di EX”. Scritto come sempre assieme al fratello Enrico, il film narra cinque storie che si dispiegano lungo l’arco dei 98 minuti di film: Salemme è un europarlamentare, sposato con Tosca D’Aquino, che si innamora della premier baltica Natasha Stefanenko; la Pession è stata appena lasciata dal suo fidanzato e, per un gioco di equivoci, crede che Memphis sia uno psicanalista, non sapendo che anch’egli è stato da poco mollato; Ruffini è un incallito cacciatore di ex; la Foglietta è un’affascinante avvocato divorzista che si innamora di Gassman, non sapendo però che è l’ex marito di una delle sue clienti; infine Brignano, che ritrova la sua ex fiamma Solari, poco prima di partire per il viaggio di nozze con la Mannino.

Queste storie sono poco originali e talvolta possono sembrare banali, ma è proprio su questa ripetitività che i Vanzina si fondano e formano. Lo scambio di persona, gli equivoci, il “trasformismo”, le corna costituiscono la base di ogni loro commedia; a ciò va aggiunto il tocco vellutato del regista nel raccontare per immagini la parte romantica dello script. La soavità con cui tratteggia le sequenze d’amore, accompagnate dalle belle musiche di Taviani e Travia, è talmente elevata che lo spettatore esce dal cinema più leggero e con il sorriso sul volto. Magia del cinema? Può darsi. Sicuramente commedia e sentimento sono gli ingredienti che da sempre caratterizzano i maggiori successi dei Vanzina (basterebbe pensare al sempreverde Sapore di mare), ma l’alchimia la si deve anche a un cast eterogeneo di attori, in cui tutti sono credibili e convincenti nei loro personaggi. I Vanzina riescono a sfruttare a pieno le potenzialità degli artisti con cui lavorano: la Pession, nel ruolo della svanita e isterica ragazza appena lasciata dal fidanzato, raramente è apparsa così in parte come in questa pellicola; la modella prestata al cinema Liz Solari ricorda (non solo fisicamente) la Karina Huff degli anni Ottanta. Inoltre, attori come Brignano e Salemme sono ormai paragonabili alle maschere della commedia dell’arte, ciascuno all’interno della filmografia vanziniana ha acquisito una propria specificità: Salemme è di nuovo, dopo La vita è una cosa meravigliosa, un onesto “uomo medio” che si ritrova catapultato in una realtà infida come quella della politica, basata unicamente sulle false promesse e sulla corruzione, un personaggio à la James Stewart oseremmo dire, ma vicino anche al Totò degli Onorevoli; Brignano è sempre più forte dei personaggi che interpreta, ma questo non è un limite, anzi; del resto anche Sordi lo era. E’ proprio il suo volto a configurarsi in “maschera” qualunque ruolo ricopra. Ex – amici come prima, alla fine, è un pout-pourri in cui convivono l’umorismo elegante tipico di certe commedie anglosassoni come Love actually (pellicola a cui si era ispirato, peraltro, lo stesso Brizzi per Ex) e la verace comicità spagnola (l’esilarante scena del preservativo, in cui primeggia un romanissimo Ambrogi, è l’adattamento italiano di uno sketch iberico), ma è soprattutto una commedia italiana. E i Vanzina sono maestri nel realizzarle. Un film da vedere per ridere garbatamente e…commuoversi.
giudizio: **

(Mercoledì 5 Ottobre 2011)
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