 Poetico lungometraggio d'animazione con le tipiche atmosfere della produzione targata Ghibli. Arrietty Debutto alla regia di Hiromasa Yonebayashi
di Oriana Maerini L'impronta stilistica di Hayao Miyazaki, maestro indiscusso dell'animazione giapponese, è evidente in Arrietty, di cui è il cosceneggiatore. Partendo dai racconti di Mary Norton, il film mette in scena la fiaba poetica dell'incontro fra una piccola gnoma e un bambino malato di cuore e trascurato dai genitori indaffarati. Dirige Hiromasa Yonebayashi, qui alla sua prima prova dietro la macchina da presa, che ripropone in modo eccelso le atmosfere fantasmagoriche tipiche dei film prodotti dallo Studio Ghibli. (Tototo). La pellicola narra la vicenda di “Arrietty”, la piccolissima "prendinprestito" che vive, insieme al padre e alla madre sotto il pavimento di una casa di campagna, alla periferia di Tokyo. La bambina è si sente pronta a seguire il padre nelle sue uscite quotidiane per salire nel mondo degli umani e "prendere in prestito" cibo ed oggetti per la loro casa. Ed è proprio in questo modo che viene in contatto con Sho, il bambino umano che i suoi genitori gli evitano di frequentare, pena il trasloco in un altra casa.

Arrietty è un lungometraggio d'animazione in grado di scaldare i cuori non solo dei bambini ma anche degli adulti. L'incontro fra due diversi che sviluppano sentimenti di affetto reciproco e la grande attenzione data alla natura attraverso l'illustrazione del mondo fantastico in cui vivono i prendinprestito ne fanno un prodotto universalemte positivo. Tutti veniamo catturati dall'accativante dolcezza della rossa Arrietty e trascinati in un mondo incantato in cui i piccoli gesti reali dei protagonisti assumono sfumature fantastiche. Come quando, all'inizio del film, la piccola si spinge oltre i confini del suo mondo per trascinare in casa fiori coloratissimi molto più grandi di lei. Temi forti come la difesa delle minoranze (i prendinprestito sono una razza in via di estinzione) e libertà di esprimere i propri sentimentii e le proprie passioni, coniugate con una regia sapiente che dona un ritmo lento alle immagini rendono il film una fiaba cinematografica di rara bellezza. Grande merito per la riuscita di questa pellicola d'animazione si deve riconoscere anche alla bella colonna sonora realizzata dalla musicista francese Cècile Korbel che, grazie all'eterogenità delle melodie che spaziano da temi tipici del nord-europea alle sonorità orientali, fa da spendida cornice sonora all'incantato mondo di Arrietty.
giudizio: ***

(Lunedì 17 Ottobre 2011)
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