 Innamorasi alla "mia" fragile età Voglio Vederti Ballare Fiacco "dramma" degli equivoci
di Roberto Leggio Martino è un pigro e svogliato universitario, orfano di madre con un padre psicoterapeuta molto severo che vede in lui il proseguimento della sua carriera. La psicoanalisi però non è mai piaciuta e passa le giornate nell’acquario della città a guardare le tartarughe e andare nei cinema d’essai a vedere film d’autore. Durante una “spiata” dalla vetrata di una palestra di danza vede Ilaria e se innamora perdutamente. Dopo un pedinamento scopre che la ragazza è paziente di suo padre, così escogita un modo per incontrarla: farsi passare per un collega del padre prendendola in cura. Inizia così un difficile percorso di conoscenza che li porta ad innamorarsi, affrontando conflitti con se stessi (Ilaria è anoressica), con i genitori e l’ipotesi di una vita assieme.

Dopo tre anni di purgatorio la Microcinema, ha deciso di distribuire questo dramma d’amore debutto alla regia di Nicola Deorsola, conosciuto nell’ambiente per i suo numerosi backstage (Veronesi, Garrone, Neri Parenti, Verdone). Niente da obiettare alla intraprendenza di questa piccola casa di distribuzione che cerca di dare visibilità ad un film “fiacco” su tutti i fronti. L’opera di Deorsola (scritto da Giuseppe Fulcheri) si perde da subito tra la maglie di una sceneggiatura senza sussulti, con una recitazione stucchevole e piatta in cui perfino i protagonisti non credono veramente, tranne per la presenza “scenica” di Alessandro Haber e Giuliana De Sio. Molto è sopra le righe, urlato (come nella doppia scena del litigio tra i quattro personaggi principali) e volutamente melodrammatico, con un finale aperto e sospeso che vanifica qualsiasi spiegazione. Buona la scelta di ambientare il film in una Calabria inusuale (Cosenza) con i suoi eccentrici e falliti personaggi (la cassiera/attrice gestrice di un cinema sempre vuoto; il giocatore d’azzardo cialtrone). Ma il contorno non basta.
Giudizio: *

(Venerdì 7 Dicembre 2012)
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