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Il sapore della vita davanti un croissant e un the

A lady in Paris

Amicizia tra donne in "esilio" a Parigi


di Roberto Leggio


Anne è una estone che vive con la madre malata dopo un difficile divorzio da un marito ubriacone. Sogna una vita più luminosa, lontano dal suo paese che pure le da rifugio. Quando la mamma muore, accetta l’offerta di dare conforto e cure a Frida una anziana signora parigina di origini estoni. Giunta nella capitale francese Anne si ritrova in un mondo che non le appartiene, ma che cerca di scoprire un po’ timorosa passeggiando di notte senza compagnia, anche perché il rapporto con Frida non è dei migliori. A tenere duro e non farle mollare la presa è il gestore di una brasserie, Stephane, un tempo giovane ex amante di Frida. Spinta dalla curiosità di capire chi sia veramente quell’ostinata vecchina, Anne inizia un lento dialogo di comprensione che aprirà Frida ad sentimento amicale che non si aspettava. Così le due donne, nei loro pomeriggi in compagnia di croissants da panificio, comprenderanno il loro essere al mondo nella città dei loro sogni. Giocoso e poetico e volutamente amicale, racconta una storia di donne che si credono agli antipodi, ognuna alla ricerca di un proprio centro.


Tratto da una storia che capitò alla madre del regista Ilmar Raag, il film si poggia sulla ruvida eleganza di Jeanne Moreau che alla bellezza di ottanta cinque anni continua a bucare lo schermo. Il suo personaggio incarna conflitti interiori di struggente solitudine che quietamente la divora, portandola a confrontarsi con un passato di emigrata con la sua controparte più giovane, giunta da lontano (dallo stesso paese) a portare armonia e luminosità nella sua vita nostalgica. Il resto è il riscoprire di un luogo (Parigi), come una città diversa, quasi da sogno, alimentando la mitologia della cité lumiere, lontano dai canonici posti turistici e più vicino al cuore dei parigini. Niente Louvre, Torre Eiffel o brasseries di lusso, ma boulevard silenziosi e pasticcerie anonime piene di delizie. Perché quello che preme al regista e alle sue attrici, è quello di raccontare un percorso vitale attraverso la nascita di un amore che romperà gli schemi di una esistenza senile portando equilibrio in una vita tutta da vivere.

Giudizio: ***



(Giovedì 16 Maggio 2013)


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