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Regia martellante e poco chiara per il nuovo film di Federico Moccia

Universitari - Molto più che amici

Indagine sul mondo dei giovani e sui loro sentimenti


di Mirko Lomuscio


Federico Moccia alza il tiro. Dopo aver parlato per anni di amori adolescenziali e cotte da primo superiore, ora passa alla vita post liceale decidendo di raccontare la vita di sei studenti universitari: il cinematografaro Carlo (Simone Riccioni), il siculo Alessandro (Primo Reggiani), lo straniero Faraz (Brice Martinet), la seria Francesca (Sara Cardinaletti), la creativa Giorgia (Nadir Caselli) e la bellissima Emma (Maria Chiara Centorami). Sei destini che vivono sotto lo stesso tetto, ognuno con i propri problemi e la propria storia, inconsapevoli del fatto che quello che stanno vivendo sarà il più bel momento della loro vita. Perché quando c’è l’amicizia, c’è tutto.



Cambiano i protagonisti, cambia lo sfondo e cambiano gli argomenti, ma alla fine la sostanza è sempre quella. Moccia non rifiuta l’idea di voler parlare dei giovani e dei loro sentimenti, frulla una serie di problematiche tipiche di questa e tante generazioni (il rapporto con i genitori, gli amori difficili, lo studio e le passioni da portare avanti) e tira su un prodotto che vorrebbe essere di intrattenimento, grazie alla leggerezza usata.
E questi elementi spudorati, che ci crediate o no, non sono i difetti principali di Universitari-Molto più che amici; anzi, ciò che rende la visione più insopportabile è l’utilizzo di una regia martellante e poco chiara, con passaggi incomprensibili, come a voler usare uno stile videoclippato da linguaggio internazionale. C’è del dilettantismo in quello che si racconta e la vena compiaciuta dell’autore di Amore 14 da manforte alla mediocrità finale del film. Peccato, perché si respirava una certa aria da film nostalgico anni ’80 durante la visione, con quel senso di freschezza narrativa mischiata ad una colonna sonora accattivante, piena di hit odierni, ma usata malamente perché onnipresente, scena per scena, fino alla nausea, neanche fosse un juke-box dei giorni nostri. Moccia cosparge il resto del film di apparizioni speciali come l’immancabile Maurizio Mattioli ( il padre di Francesca), Paola Minaccioni (la terribile padrona di casa dei ragazzi), Luis Molteni (il professore del Centro Sperimentale), Barbara De Rossi (la madre di Emma), Dario Bandiera (nella parte di se stesso), Enrico Silvetsrin (il ragazzo di Francesca), Roberta Giarrusso (l’amante di Alessandro), Amanda Sandrelli e Fabio Troiano (i genitori di Carlo), per far contento anche un pubblico al di fuori dei giovani d’oggi.
Chi si aspettava un film stile L’appartamento spagnolo rimarrà deluso perchè la pellicola risulta mediocre.

giudizio: *



(Venerdì 27 Settembre 2013)


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