 Metti un mattina un poliziotto ed il suo presidente... Sotto Assedio Ronald Emmerich rade al suolo nuovamente la casa Bianca
di Roberto Leggio Per il Re, la Nazione e la famiglia. L'Indipendence Day dell'agente Cole è una mattina speciale in quanto deve sottoporsi al colloquio per essere assunto come “guardiaspalle” del presidente e accompagnare la figlioletta ad una visita guidata dentro la Casa Bianca. Ma è anche il giorno che un gruppo di uomini ben armati conquista a suon di mitragliatori e bombe a mano il simbolo del potere degli Stati Uniti, prendendo in ostaggio il presidente (nero e liberal) uccidendo tutti gli altri. Andato a cercare la figlia, rimasta chiusa in bagno durante l'attacco, l'aitante Cole capisce di essere rimasto l'unico ad avere la possibilità di salvare il Paese, il suo Presidente (in scarpe da tennis) e impedire lo scoppio di una terza guerra mondiale.

Film foto-copia di Attacco al Potere, Roland Emmerich rimette mano ad un uomo sola la salvezza della nazione, fregandosene delle convenzioni. Come in un enorme Air Force One, il presidente (smaccatamente pantografato su Barak Obama), ha appena il tempo per scomporsi per prendere in mano una pistola e difendere (spalla contro spalla) la Casa Bianca messa a ferro e fuoco come nel 1812 durante la seconda guerra di indipendenza (solo navale) con l'Inghilterra. Ci si chiede il perché di tanto sforzo economico per mostrare superuomini contro l'irrazionalità della guerra e delle armi, in un film dove alla fine vince una bandiera presidenziale, una bambina ed il suo papà muscoloso guardiano di una nazione con troppe “ombre”. Film d'azione (con punte surreali), Emmerich, il tedesco, si piega al catastrofismo e al patriottismo più becero, lavorando sul terrorismo “interno” (ormai di nemici esterni ce ne sono a bizzeffe), di una nazione con troppi “scheletri” nell'armadio.
Giudizio: *

(Giovedì 26 Settembre 2013)
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