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"Non è la casa ad essere stregata, ma Josh!"

Oltre i confini del Male - Insidious 2

Il soprannaturale è dentro di noi


di Roberto Leggio


Non è la casa ad essere infestata ma è Josh!. Questo lo sapevamo fin dalla fine del primo Insidiuos, horror soprannaturale diretto da James Wan. Il capitolo 2 (proprio come ci ricorda il cartello iniziale) comincia vent'anni prima della prima puntata, facendoci capire che il capofamiglia Josh, da piccolo era stato posseduto da un'entità che “infestava” i suoi sogni e che la spiritista Elise, tramite l'ipnosi, aveva seppellito nel profondo del suo inconscio. Oggi, dopo, la morte di Elise avvenuta nel primo capitolo, la famiglia si trasferisce nella casa della mamma di Josh (dove tutto è iniziato) sperando che gli incubi, gli spettri e tutto quello che maligno esiste in “natura”, non li disturbino più. Ma lo spettro ha deciso di ritornare alla carica, anche perché l'uomo è diventato il catalizzatore di una “entità” astrale capace di trasportarsi in un realtà oscura e parallela.


Giocato su due piani narrativi (il reale ed il metafisico) questo secondo episodio di un francise destinato a duplicarsi fino alla consunzione (guardate il finale!), punta su brividi e salti nell'altrove pur di mandare avanti una storia che secondo noi si era già autoconclusa nell'originale. Wan (come aveva fatto con Saw) sa però rimaneggiare il genere non fossilizzandosi sul tema delle case stregate, ampliando gli orrori rincorrendo il “buio” e le paure del nostro inconscio. In questo modo il senso di inquietudine aleggia per quasi tutto il film, grazie anche ad una messa in scena che predilige immagini sghembe, rumori, sussurri, ma che a lungo andare si affievolisce del tutto. Eppure nonostante tanta inventiva e perizia, ne resta però un mediocre film di genere, recitato senza sussulti (tranne quelli sulla sedia) ma con una meccanicità dinamica da renderlo ovvio e in qualche modo ininfluente.

Giudizio: **



(Venerdì 11 Ottobre 2013)


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