 Spettacolo scritto e diretto da Monia Manzo I bambini del ghetto Opera in concorso al "Fringe Festival" 2014
di Leila Tavi  I Bambini del ghetto è un’opera teatrale scritta e diretta da Monia Manzo, in concorso al "Fringe Festival" 2014, sospesa tra l’arte e il documento storico, tra sogno e realtà. Lo spettacolo si apre (e si chiude) con una canzone in lingua yiddish, capace di creare la giusta atmosfera immergendo il pubblico in un racconto drammatico e dalle tinte forti. Alle immagini dei bambini alle prese con i loro giochi o con un futuro mai divenuto realtà, si intersecano i filmati originali dell’epoca e le lettere scritte dai loro genitori. Il testo è una buona miscela di intuizione ed elementi reali, l’allestimento essenziale. Le proiezioni su telo e la musica dal vivo, che presenta anche due canti in lingua ebraica, costituiscono la scatola video-sonora in cui gli attori operano le azioni rappresentate. Ciò che ne consegue è un percorso lirico/ didascalico, dove lo spettatore riceve delle istantanee emozionali precise, nette. Buona la prova degli attori e le attrici: Sarah Mataloni (che ha anche “finemente” interpretato la canzone yiddish “Oyfn Pripetschik”), Marco Giustini, Demian Aprea, Gioia Cellentani, Lorena Tuveri e la stessa Monia Manzo, capaci, ciascuno con la propria “cifra”, di mostrare scaglie di verità ad un pubblico attento e partecipe. Il M° Francesco Paniccia ha curato la parte musicale, modulando le esigenze della rappresentazione, a citazioni melodiche tradizionali. La Manzo ha allestito una performance raffinata e coraggiosa, con uno sviluppo del potenziale scenico omogeneo, anche se a tratti un po’ troppo asciutto. Nel complesso “I bambini del ghetto” risulta uno spettacolo dalla struttura semplice, ma equilibrato e, a tratti, molto emozionante, con un buon livello di tensione per l'intera rappresentazione.
“I BAMBINI DEL GHETTO”, a cura di Andrea Somma “Le vere storie dei bambini vittime del rastrellamento del ghetto di Roma del 1943.”
(Giovedì 26 Giugno 2014)
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