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Megabattaglia sferragliante tra robottoni

Transformers 4 - L'era dell'estinzione

L'esaurimento dei meccanici robot di Rubik è però lunga a venire...


di Roberto Leggio


Robot di uomini. Uomini di Robot. Cinque anni dopo la “battaglia per la Terra” (ma anche per la liberazione) tra Autobot e Decepticons che ha distrutto Chicago, la razza umana è ancora perplessa. La guerra tra i robottoni alieni multifaces, componibili e scomponibili; ha lasciato profonde ferite tanto che gli Autobots hanno deciso di nascondersi ed auto esiliarsi nell'attesa che l'umanità si ricomponga e trovi un proprio equilibrio. In questo limbo, nel quale, il mondo è andato avanti dimenticandosi del sacrificio degli “amici” meta-meccanici, un inventore in bolletta (con una figlia a carico in una fattoria in svendita) si porta a casa la carcassa di un camion trovato in un cinema; tra l'altro chiuso per via di vari sequel, reboot e diavolerie in 3D; con l'intenzione di rimetterlo in sesto e magari ricavarci qualche soldo. Gli va bene, anzi malissimo, perché sotto la “scorza” impolverata di quel metallo sforacchiato a dovere è “nascosto” niente di meno che Optimus Prime. Così dopo alcune “azioni” e battute da genio incompreso, ecco sbucare dal nulla dei “Man in Black” armatissimi e organizzatissimi per annientare tutti gli Autobots rimasti, con la scusa di ripulire il Pianeta dalla “piaga” aliena e ridare finalmente libero arbitrio alla razza umana. Va da sé che la motivazione è piuttosto fasulla, in quanto dietro ci sono le manovre di una megaditta che ha stipulato un'alleanza con dei mercenari spaziali (anch'essi di metallo “interscambiabile”) per accaparrarsi gli ultimi Autobots, così che gli umani possano prosperare con nuove tecnologie di armi e di guerra. A cercare di fermare il marcio che minaccia il mondo ci penserà il papà inventore (però adatto ad una vita d'azione), la figlia ed il suo sfacciato fidanzato, pronti a rischiare la vita per salvare quello che c'è di buono della propria specie, ma anche a salvaguardare il futuro degli Autobots, costretti ancora una volta a combattere una lotta im-propria contro una minaccia antica e più potente degli ormai scomparsi Decepticons.



La trama ingarbugliata e fotocopia di molti altri vastissimi film fraccassoni degli ultimi anni, si perde nel tripudio di effetti speciali che sono, forse, la parte meno deprecabile di un film arrivato al capolinea. I Transformers sono a veder bene come il Brasile sconfitto vergognosamente agli ultimi Campionati Mondiali di Calcio, in quanto, nonostante il gioco di squadra, non riescono a vincere la partita di una saga cinematografica morta e sepolta già al suo secondo sequel. Micheal Bay, abbonato all'Armageddon a tutti i costi, perpetra un film lunghissimo (tre ore!) dove accade ben poco e quello che accade prosegue con il pilota automatico espandendo battaglie di tutti contro tutti (Autobots Vs Decepticon – con il resuscitato Megatron nei panni del nuovo e fiammante Galvatron - Vs misteriosi e cavalieri Giurassici). Un quantum esagerato e senz'anima da grosso mal di testa senza un vero capo e ne coda. Ma non è finita, dato che si profila un futuro quinto capitolo certamente inutile ambientato nello spazio, ma dal sapore molto reboot. Si spera però che se ciò dovesse accadere, Micheal Bay passi la mano ad un nuovo regista capace magari di rivitalizzare una vicenda scricchiolante e ormai profondamente corrosa dalla ruggine.

Giudizio *



(Venerdì 11 Luglio 2014)


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