 Spettacolo messo in scena dalla compagnia teatrale “L’Eco dei Sanpietrini” Alma Latina: Tradizioni spagnole a ritmo di flamenco Piece sensuale sulle tradizioni musicali spagnole.
di Leila Tavi Lorca, Almodovar e ritmi incalzanti per Alma Latina, il quarto lavoro scritto dalla compagnia teatrale “L’Eco dei Sanpietrini” di Lavinia Lalle e Sarah Mataloni, andato in scena ad Anguillara (piazza del Comune) il 31 agosto alle ore 21.30. Come negli spettacoli precedenti le due autrici hanno cercato di portare in luce le tradizioni, questa volta spagnole, più amate in tutto il mondo, portando in scena il flamenco, protagonista indiscusso di questa commedia musicale. Durante la rappresentazione viene citato il “duende” , quello strano e indefinibile demone che viene risvegliato nell'inconscio dell'artista durante il momento creativo. Ecco: il “duende” è forse proprio il concetto che meglio spiega le sensazioni che sprigiona questo spettacolo, energia, grinta, sensualità, nonché capacità artistiche a tutto tondo dei suoi interpreti: Lavinia Lalle, Martina Venanzi, Sarah Mataloni, (le attrici) Emanuele Parlati(attore e musicista) raffaella Martella (coreografie) In un percorso che porterà le protagoniste a confrontarsi con i loro sogni, le loro illusioni e delusioni, Alma Latina mostrerà diversi aspetti della tradizione spagnola: l’esuberanza, la vivacità, i toni accesi di Almodovar e la malinconia struggente di Lorca, tutto guidato dal ritmo caliente e acceso del flamenco, danzato dalla bravissima Raffaella Martella. La sfida (brillantemente superata) di “Alma Latina” è quella di mantenere il giusto equilibrio tra le parti più drammatiche ( il monologo della madre dello sposo in “Nozze di Sangue-ben interpretato da Lavinia Lalle), Donna Rosita Nubile (che vede una convincente Martina Venanzi nel ruolo della protagonista) i dialoghi frizzanti e i monologhi più ironici (come quello di Agrado , tratto da tutto su mia madre” di Almodovar, recitato da Sarah Mataloni con la giusta dose di ironia). A rendere la piece più sensuale e stuzzicante, si aggiunge l’ironia di Miguel, (finemente interpretato dall’attore e musicista Emanuele parlati) impresario isterico e improbabile seduttore contemporaneo, che con i suoi modi distanti e superiori, riesce a far breccia nel cuore delle ragazze. In questo percorso recitativo, volto alla riscoperta dell’anima spagnola, si inserisce anche il canto, a volte specchio degli stati d’animo più spenti e drammatici delle protagoniste, (Come in historia de un amor) altre volte espressione di vivacità ed esuberanza incontenibili (A fuego lento) : due facce della stessa medaglia che trasmettono pienamente gli aspetti di una Spagna piena di una bellezza contraddittoria, in cui convivono assieme gioia, esuberanza e malinconia allo stesso tempo.
(Lunedì 15 Settembre 2014)
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