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Un gioiello dell'animazione firmato da Mark Burton e Richard Starzak

Shaun, Vita da pecora

Un film che diverte tutta la famiglia


di Barbara Rollo


Shaun è una pecora intelligente, intraprendente e un po’ annoiata dalla vita di tutti i giorni nella fattoria. Decide così di mettere fuori gioco almeno per un giorno il fattore e il fido cane guardiano Bitzer per oziare allegramente insieme alle altre pecore del gregge che l’aiutano volentieri a realizzare il suo piano. Del resto, il fattore e il cane sono divenuti nel tempo un po’ vessatori e disinteressati all’armonia affettuosa che regnava nella fattoria anni prima, quando tutti erano più giovani e contenti di stare insieme. Allorché la realizzazione del piano di guadagnarsi una giornata libera sembra andare al meglio, per le pecore cominciano una serie di imprevisti che porteranno tutti i protagonisti a ritrovarsi nella grande città e a dover far fronte quindi alle difficoltà, soprattutto il cattivo accalappiatore Trumper, di una realtà così diversa, e per certi versi degradata, rispetto alla quiete e serenità della campagna. Shaun e le sue amiche del gregge si renderanno conto che la vita di tutti i giorni alla fattoria non era poi così male. L’avventura nella grande città non sarà tuttavia inutile. I protagonisti dovranno acquisire lì altre identità e rinnovarsi.


Questo appare il messaggio positivo di Shaun, vita da pecora film ispirato all'omonima e popolare serie animata, nata come spin off dei due cortometraggi di Wallace e Gromit. La pellicola è coraggiosa perché, pur senza dialoghi e con una pecora come protagonista principale, riesce a sottolineare l’importanza sia delle piccole cose della vita quotidiana a volte un po’ noiose, in quanto ripetitive e inesorabilmente destinate a infondere un sentimento di alienazione a tratti insopportabile, sia dell’istinto di fuga che talvolta va audacemente assecondato per la ricerca della felicità. La produzione Aardman Studios e i registi, nonché sceneggiatori, – Mark Burton e Richard Starzak – sotto questo profilo sono riusciti a mantenere la qualità elevata dei bei successi precedenti di “Galline in fuga” e “Wallace & Gromit (con quest'ultimo hanno guadagnato un Oscar)”. Ritornano peraltro certi caratteri di quei film, come la fedeltà inesauribile del cane e la semplicità inconsapevole del padrone. Sotto il profilo tecnico, il film è un gioiellino dell’animazione. In “Shaun, Vita da pecora”l’immediatezza del divertimento tipico dei film precedenti appare però sacrificata all’intento di realizzare un prodotto per il piacere anche del pubblico adulto, meglio ancora se raffinato. Guardando il film si ride, ma più spesso si sorride grati dell’effetto consolatorio che in certi momenti il film sa sprigionare.

giudizio: **1/2



Il trailer:



(Mercoledì 4 Febbraio 2015)


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