 Un ritratto a tutto tondo della regina Elisabetta I. Elisabetta I-le donne e il potere. Ottima interpratazione di Maddalena Rizzo
di Sarah Mataloni Elisabetta I – Le Donne e il Potere, di David Norisco vede al centro della scena Elisabetta I, regina d’Inghilterra d’Inghilterra e d’Irlanda dal 1558 al 1603 , intenta a disegnare e circoscrivere limiti e confini del potere (il suo) in un’ipotetica partita a scacchi con fini strategie e tattiche in continua via di definizione. L’idea dello spettacolo, visto al Teatro dei Conciatori di Roma, è la ridefinizione di una dimensione del potere (da sempre nelle mani dell’uomo) visto da una diversa prospettiva: Elisabetta I, figura emblematica, dimostra come le donne, esattamente quanto gli uomini, siano capaci di essere al comando, giudicando eventi e nemici (ipotetici o reali) , con freddezza, acume e distanza. La scacchiera è lo spazio ideale e reale nel quale si muove la protagonista che riscrive i confini del potere e della sua esistenza: inizialmente l’attrice sembra quasi intrappolata tra gli scacchi (come vittima di una partita in cui suo malgrado, si trova incastrata); poi, con coraggio, Maddalena Rizzo (che interpreta Elisabetta I) diventa stratega del sistema, coinvolgendo le altre pedine in un complesso gioco simbolico che finisce per ridisegnare i confini della sua vita.

Maddalena Rizzo nel ruolo di Elisabetta I
Le pedine rappresentano infatti momenti di svolta e di sofferenza della regina: la torre, è simbolo della sua gioventù isolata e vissuta lontano da Londra, la pedina “maschile”, Thomas Seymour, è l’uomo che le ha “rubato”la verginità, e l’ultimo simbolo, è idealmente Maria Stuarda, la cugina di Elisabetta I, pronta a rubarle la scena e la corona. All’interno di questo complesso gioco, si insinuano voci, (le voci del popolo), risate, pettegolezzi, che rappresentano simbolicamente le sottili voci interiori della protagoniste, alle prese con un complesso e drammatico confronto con sè stessa. Attraverso una dinamica di movimenti tra gli scacchi, il pubblico scopre i trascorsi, le insicurezze, il fine pensiero di una figura tanto significativa, e anche molto attuale: tra racconti, e momenti del passato, Elisabetta I, mostra il suo lato vulnerabile e fragile, lasciandosi andare a debolezze “non adatte” al comportamento di una regina in pubblico, ma capace di non reprimere (almeno interiormente) sentimenti e pulsioni in un profondo dialogo con la sua coscienza. L’aspetto della donna di potere distante, lucida e stratega si fonde armonicamente con la parte intima più femminile e delicata della regina Elisabetta I : il risultato è un ritratto a tutto tondo della protagonista, reso alla perfezione dall’interpretazione dell’attrice Maddalena Rizzo, e impreziosito dalle scelte della raffinata scenografia e da un testo non solo storicamente interessante, ma anche profondo, e attuale.
(Mercoledì 18 Febbraio 2015)
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