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Tratto da un romanzo per ragazzi un divertimento per i più piccoli

Albert e il diamante magico

Sforzo produttivo danese a cartoni animati, senza alcun mordente


di Roberto Leggio


Albert è un bambino intelligente e sfacciato, molto temuto per i suoi “terribili” scherzi. Un giorno distrugge casualmente la statua dell'eroe locale, il famoso capitano di mongolfiera Leopoldus. Messo in qualche modo alla berlina dai suoi compaesani e cercando di risolvere il guaio che ha combinato, parte con un suo amico alla ricerca di un prezioso diamante dalla capacità magiche per potersi comprare una mongolfiera e diventare se stesso un eroico capitano. Giunto in un lunapark si trova a dover “aiutare” uno scombinato trio di criminali, i quali vogliono anch'essi impossessarsi del diamante.


Tradurre in immagini una fiaba per ragazzi è spesso un rischio. Soprattutto se l'operazione è in versione animata. Albert e il Diamante Magico, è un romanzo per giovanissimi, famoso in Danimarca, sconosciuto da noi, ma importante per Ole Lund Kirkegaard, lo scrittore che di avventure per ragazzi ne scrisse almeno una decina. In questo caso il suo piccolo eroe, è una sorta di Gianburrasca (ma non avendone ne l'indole né la stoffa) dai capelli rossi, che pur di diventare capitano di una mongolfiera se ne inventa di tutti i colori. La sua trasposizione in cartoni animati era quindi un modo efficace per rendere “visiva” una storia essenzialmente per bambini. Purtroppo però tutta l'operazione non si arrischia mai ad uscire da certi snodi narrativi, così il prodotto che dovrebbe coprire più fasce di età, si limita ad essere piacevole solo per i più piccoli, che sicuramente si divertiranno a vedere le “improbabili” avventure di Arnold, del suo recalcitrante amico e la zingarella che cela un piccolo segreto. Tutti gli altri, invece, rischieranno di annoiarsi in quanto non riusciranno ad immedesimarsi con i personaggi principali. Molto meno smaliziato dei prodotti Disney e Pixar, i quali non si possono mettere a paragone, il film di Karsten Kiilerich, non ha guizzi narrativi atti a suscitare interesse (tutta la seconda parte è ambientata in un luna park, che volendo è il luogo deputato ad ogni sorte di avventure), cosicché molto non è lasciato alla fantasia, anche in virtù del fatto che Albert è un birichino un po' troppo ingenuo da essere un vero personaggio dirompente e appetibile. Ma è soprattutto la fragilità della trama, tra l'altro espansa per poterla rendere in un lungometraggio, a non riuscire a trovare dei guizzi capaci di tenere alta l'attenzione. Così nonostante gli sforzi produttivi, il film non trova mai un suo giusto equilibrio, concentrandosi alla fine solo nella “grande” avventura di un tira e molla per mettere le mani; grazie ad una banda di improbabili criminali; su un diamante forse di inestimabile valore, che di magico non ha proprio nulla.

Giudizio *

Segnaliamo un simpatico concorso per vincere una vacanza in Danimarca
promosso dalla casa di distribuzione del film:

http://www.notoriouspictures.it/vinciladanimarcaconalbert




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(Giovedì 18 Giugno 2015)


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