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Vincent Cassel protagonista

Partisan

Opera prima del regista australiano Ariel Kleiman


di Giulia Meucci


Partisan è il primo lungometraggio del regista australiano Ariel Kleiman si tratta di una storia a sfondo surreale che narra le vicende di Gregori (Vincent Cassel), il leader carismatico di una piccola comunità abitata da donne e bambini maltrattati. Tra le attività di Gregori c'è quella di insegnare ai suoi studenti anche l'omicidio. I problemi sorgono quando il suo figlio adottivo Alexander (Jeremy Chabriel), un bambino intelligente, curioso e assassino, mette in discussione l'autorità del padre adottivo.





Il film, che è distribuito in Italia da I Wonder Pictures, è stato visto in anteprima italiana all’undicesima edizione di Biografilm Festival in collaborazione con Sky Cinema. Ha vinto il premio Speciale della Giuria per la Miglior Fotografia al Karlovy Vary International Film Festival.
Kleiman, che si era già fatto notare con i suoi cortometraggi: Young Love (2010) ha vinto una menzione d’onore al Sundance Film Festival e il suo film di diploma, Deeper Than Yesterday, si è aggiudicato il Kodak Discovery Award e il Petit Rail d’Or alla Settimana della Critica di Cannes, riesce a sfruttare al meglio il mezzo cinematografico utilizzando una struttura ad anello e affiancando al professionista Vincent Cassel, talentuosi attori alle prime armi come Jeremy Chabriel. Il conflittuale rapporto tra i due trasmette al pubblico una forte empatia e, grazie al punto di vista di Alexander, lo proietta in un mondo abitato da confusione, paura della società, amore e presa di coscienza della comunità capeggiata da Gregori, uomo ammirato da tutti ma profondamente disturbato. Ciò che colpisce è la psicologia di questo personaggio considerato un padre, un educatore che si serve del mutuo insegnamento al fine di stimolare la creatività individuale e collettiva dei bambini attraverso giochi come il tiro a bersaglio. Gregori insegna i propri valori, frutto di un'infanzia negata, basati sulla sopravvivenza al mondo esterno considerato da lui pericoloso. La pellicola è carica di emozioni e tensione ed il finale, anche se prevedibile, riesce a spiazzare lo spettatore all'istante, soprattutto grazie alla scena che lascia intendere l'azione conclusiva del giovane Alexander.

giudizio: **


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(Mercoledì 26 Agosto 2015)


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