| |||||
![]() |
![]() Nuova famiglia, nuovi mostri Hotel Transylvania 2 Fiacco sequel per la Sony Animation di Roberto Leggio La famiglia di Drac (Dracula) è ingrandita e abita nel castello adibito ad albergo sui monti della Transilvania. Sua figlia Mavis ed il marito debosciato Johnathan hanno un bimbetto simpatico e pacioso che viene subito accettato (sarà umano o vampiro?) dal nonno e da tutta la banda di mostri pasticcioni. Va da sé che il capostipite, vorrebbe che la sua genia avesse i canini per, almeno, giustificare il suo lignaggio. Ma il bimbo è più giocherellone che succhia sangue. Complice un viaggio esplorativo in California dei genitori (che minacciano di trasferirsi definitivamente lì se il ragazzino sarà completamente umano), Drac con i suoi “compari” della notte tenta di svezzarlo al “regno” delle tenebre. Ma l’impresa sarà devastante, difficile e molto goliardica. Se il primo Hotel Transilvania svettava in invenzioni e gag da slapstick di classe (tutti i mostri della letteratura e del cinema si ritrovavano a coesistere insieme combinandone di tutti i colori), questo sequel della neonata Sony Animaton, si regge su una comicità garbata ma quasi priva di emozioni. La trama frana sotto i colpi di una sceneggiatura che non riesce ad esprimere al meglio la carica umoristica che aveva contraddistinto l’originale. La vicenda si allunga in svarioni (alcuni divertenti, ma niente più) da cabaret in fuga (compresa l’entrata in scena del bisnonno vampiro Doc, quasi dormiente, che propone l’uscita dei canini tramite uno spavento “magistrale”) che non brillano certo in inventiva. Ovvio e fragile, trova l’unico punto di forza nel mostrare (senza tante reticenze) il tema della tolleranza tra etnie diverse ed il complesso rapporto padri e figli, che non aggiunge nulla di nuovo ad un francise già giunto al capolinea.
Clicca "MI PIACE" su Facebook
(Giovedì 8 Ottobre 2015) |
![]() |
|||
|