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Alieni stupidi e umani un po' meno

La quinta onda

Fantascienza adolescenziale e semplicistica


di Roberto Leggio


Cassie è una ragazza come molte altre. Ha una famiglia felice, amici ed il baseball come diversivo. Ma quando nei cieli appare un'enorme astronave la sua vita cambia di colpo. Destinata a sopravvivere in un mondo ricacciato nel caos totale dopo che gli alieni con quattro ondate hanno decimato il pianeta, la ragazzina acqua e sapone cerca disperatamente di salvare il fratellino finito in un campo di “concentramento” militare prima che la quinta onda cancelli per sempre la razza umana. Nel suo vagare incontra un giovane che potrebbe essere la sua “unica” speranza. Nella paura e l'incertezza, Cassie potrà veramente fidarsi del suo aiuto?


Gli alieni (stupidi) e gli umani (un po' più intelligenti). Fantascienza adolescenziale per menti in vacanza, La Quinta Onda racconta la futura invasione del nostro mondo da parte di Vistors tecnologissimi, ma fondamentalmente imbecilli. Perché? E' plausibile che una "razza" capace di, con semplice tocco di un interruttore togliere tutta l'energia del pianeta, provocare catastrofici terremoti, decimare la razza umana con una devastante epidemia; si ritrovino ad essere sconfitti dalla forza dell'amore? Siamo seri.... Come molti romanzi del genere young adult (su tutti Hunger Games) la storia pesca a destra e a manca soluzioni già note. Così se da una parte l'azione va avanti per addendi (disaster, invasion e survival movie) alla fine si assesta sulle dinamiche alla Twilight, con la bella di turno (qui però armata e cazzuta) che si innamora (o viceversa) dell'anomalia. Fiacca anche la "soluzione finale" che mette gli umani contro altri umani in un perverso gioco al massacro, tra l'altro identico ad un episodio de L'Eternauta, capolavoro fantascientifico argentino con possenti metafore socio-politiche che anticipavano di molto (era il 1957) il regime sanguinario di Jorge Videla e i suoi "desaparecidos". La Quinta Onda però non ha tali ambizioni così si defila semplicistica, vacua e approssimativa la motivazione cardine dell'invasione ("lo facciamo per lo spazio vitale.... proprio come voi che invadete e cancellate qualunque razza ogni giorno"). Come è defilata e"possibilista" la vittoria umana nei confronti dei conquistatori alieni. Il film è tratto da una trilogia che speriamo non si moltiplichi sullo schermo. Una riduzione basta e avanza.

Giudizio *



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(Mercoledì 27 Gennaio 2016)


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