Nei Caraibi è ancora giostra tra pirati. Ripescato dal sale dell’Oceano Jack Sparrow deve affrontare il capitano spagnolo Armando Salazar e la sua ciurma di terribili fantasmi, fuggiti dal Triangolo del Diavolo a bordo della Silent Mary, una nave fantasma, che gli da la caccia per ucciderlo per un vecchio tormento. Ricomposto il suo equipaggio, Jack al timone della piccola nave Il Gabbiano Morente, si avvia alla ricerca del leggendario tridente di Poseidone. Arma potentissima che può garantire il controllo dei mari e gli assicurerebbe la salvezza. Ma per farlo è costretto ad allearsi con un’astronoma e il giovanissimo marinaio della Royal Navy Henry Turner, figlio di Will Turner ed Elisabeth Swann.

Fantasmi e Co. E anche un pizzico di “Sirenetta”. Si, solamente con per il collegamento con il Tridente di Poseidone che dovrebbe, a chi lo possiede, il controllo dei Mari. Quinta puntata, già spompata nel quarto episodio, che rimette in gioco il buon Jack Sparrow, pirata pietra rotolante rock, e tutto il vecchio cast (compreso Orlando Bloom e Keira Knightly, comparse nella scena finale che in qualche modo rimescola tutto) così da assicurare il ritorno al successo mondiale. In parte riesce nell’intento, anche se a tenere testa a Johnny Deep/Jack Sparrow sullo schermo é Javier Bardem/Salazar; temibilissimo pirata spettro accompagnato dalla sua ciurma di fantasmi, che vorrebbero liberarsi dalla “prigionia” della Morte. Ci si diverte con tutto l’inventario che la saga richiede. Ma dopo tutto è solo pallida fuffa.

Giudizio **

(Venerdì 26 Maggio 2017)

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