 Avventura fantastica nel multi-universo Nelle pieghe del tempo Il male è un polipo nero che tutto avvolge e tutto oscura
di Roberto Leggio Il male è un polipo nero che tutto avvolge e tutto oscura. La decenne Meg, vive tranquilla e felice con suo fratellino e i due genitori fisici di fama mondiale. Come tutte le ragazzine della sua età, Meg ha problemi di autostima e fatica ad integrarsi e farsi dei veri amici. A peggiorare la situazione è l’improvvisa scomparsa di suo padre, svanito nel nulla. Tormentata da questa perdita, Meg vive gli ultimi quattro anni con il cuore a pezzi. A ravvivare il suo spirito, e quello del fratellino, è l’arrivo improvviso di tre donne eccentriche che li spediscono (con un loro amico) nello spazio a salvare il genitore rimasto intrappolato in una faglia temporale. Catapultati in mondi oltre qualsiasi immaginazione, i tre ragazzini si imbarcano in una incredibile impresa contro un nemico potente e sconosciuto. Per tornare sulla Terra, Meg sarà costretta a fare i conti con se stessa e accettare i suoi difetti per avere la forza necessaria a sconfiggere l’oscurità che avvolge lei e i suoi amici.

Luce. Ombra. Destino dell’Universo. Fiaba femminista, Nelle Pieghe del Tempo racconta di adolescenti ma è pensato per gli adulti. Il Male è una massa nera che con i suoi tentacoli avvolge qualsiasi cosa “buona” oscurando tutto quello che incontra, portando invidia, dolore, discriminazione e incomprensione. La protagonista è una ragazzina occhialuta, timida, un po’ nerd, che ha perduto il padre; geniale scienziato con il pallino del multiuniverso. La perfezione degli altri mondi è però evanescente, perché come una maledizione, il Male è sempre in agguato. La forma e la sostanza del bene, è riposto nelle menti libere di chi bambino, adolescente o adulto che sia capace di donare amore. Come il romanzo da cui è tratto, best seller tra i giovani adulti pubblicato nel 1963 dopo vari rifiuti, la storia è una possente metafora sulla forza guerriera proto femminista. A tutti gli effetti le Tre fatine buone (Quale, Chi, Cos’è), le guide spirituali del viaggio fantastico attraverso le pieghe del tempo, sono in tutto e per tutto le armi che la piccola protagonista può utilizzare per mettere in ordine l’universo e liberare dalle spire del buio il padre prigioniero in un limbo di dolore. Colorato, fantasioso, affascinante e anche e purtroppo pasticcione, si affida agli ottimi effetti speciali senza però creare grandi emozioni. Ovvio non pensare alla Storia Infinita di Michael Ende, dove il viaggio verso Fantàsia si rivelava un ottimo romanzo di formazione, qui si limita all’accettazione dei propri difetti (e alla centralità della famiglia) di una ragazzina dei giorni nostri, lontana nei pensieri e negli intenti di quella descritta nel romanzo di cinquanta anni fa. Nelle pieghe del tempo ambisce però ad essere una saga. Gli eventi e gli incassi faranno da ago della bilancia per il suo futuro terreno e cinematografico. Pieghe del denaro permettendo.
Giudizio **

(Giovedì 15 Marzo 2018)
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