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Papaleo e Morante in una commedia giocosa

Bob & Marys - Criminali a domicilio

Ottima pellicola del panorama italiano diretta da Francesco Prisco


di Mario Dal Bello


Ogni tanto il cinema italiano la indovina. Non capolavori, s'intende. Ma nel guazzabuglio delle commedie che sono una serie di variazioni sul tema - quella della più o meno presunta attualità -ne scappa qualcuna non disprezzabile, anzi. Bob & Marys - Criminali a domicilio è una commedia giocosa, una sorta di opera buffa dai risvolti però sottotraccia pensierosi, per nulla male. Roberto - siamo in una città del Sud - insegna in una scuola-guida, è abitudinario come il rapporto con la moglie Marisa, volontaria in parrocchia. E pensare che i due da giovani erano personaggi divertenti, fantasiosi al ritmo del rock and roll! La figlia si sposa: cosa di meglio, pensa lei, che darle la loro casa e andare a vivre in un appartamento? Lui non ci sta, ma alla fine cede (l'astuzia del regista nel dire le dinamiche tra moglie e marito...). Vanno a vivere in un quartiere che non è poi molto tranquillo, con un vicino sospettoso che li osserva. Ma il bello arriva quando dei criminali spietati si introducono nella loro casa riempiendola di pacchi misteriosi. E' il sistema della "accuppatura", che costringe le persone a tenere merce illegale a rischio della vita, senza poterla denunciare alla polizia. I due, tenuti sotto scacco sono traumatizzati,anche perchè spiati di continuo dalla banda che scombina le loro vite. Eppure, è proprio quando sembra che non ci sia una via d'uscita, che la coppia ritrova la verve giovanile e furbescamente mette nel sacco i delinquenti, finendo così per ritrovare la gioia di stare al mondo.





La bella favoletta, diretta con garbo da Francesco Prisco, però nasconde, ma non troppo, un messaggio: se si ritrova un po' di coraggio, non solo la malavita comincia a trovarsi con delle crepe, ma la vita stessa della gente può riscopre un sussulto di energia senza soccombere al grigiore e all'apatia. Divertente e scherzoso ma non troppo, il film si sostiene sulle performances di Laura Morante e Rocco Papaleo, ben dosati nei duetti, nei ruoli, senza eccessi marionettistici e caricaturali con quel filo di dramma che tinge di agrodolce la commedia, e le fa lasciare il suo messaggio senza appesantire. Quando si tratta di dire la verità, con un film, ma a colpi di fioretto.

giudizio: **



(Giovedì 5 Aprile 2018)


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