 Deliziosa pellicola firmata da Ceyda Torun Kedi - La città dei gatti Un viaggio felino a Istanbul
di Mario Dal Bello Oggi il gatto è di moda, il grande protagonista del nostro mondo occidentale. Più dei cani, a giudicare da libri, riviste e film che lo riguardano. Uno su tutti, il brioso A spasso con Bob. Adesso tocca alla regia di Ceyda Torun di raccontare la vita dei gatti a Istanbul. Liberi padroni della città, amatissimi dalla gente, curati, coccolati e lasciati liberi di decidere della propria vita e a quale padrone affezionarsi. Mi sbagliavo sul termine: non, padrone, parola che vale per i cani, ma non per loro. I gatti scelgono la persona con cui stare,da cui farsi amare ed anche da amare con il linguaggio dei miagolii. Una musica che esige orecchie speciali perchè le varie modulazioni dicono tante cose.

La regia indaga su tutto questo, ci porta dai pescatori, dagli albergatori, dai vecchi dai giovani e dai bambini. Insomma, giriamo la città insieme a loro, i felini dalle zampe retrattili pronte però alle unghiate verso di noi e fra loro per decidere il territorio dove vivere e dominare. Perchè il gatto è un dominatore, superbo, cacciatore ma pure pigramente disteso al sole o all'ombra. Soprattutto sui tetti, che gli piace scavalcare, oppure prendere come rifugio, luogo di passeggiate da cui vedere una Istanbul di sogno e farcela vedere a noi. Il gatto come animale gradito a Dio e mandato addirittura da lui a riempire le solitudini o gli affetti: così lo pensa la gente semplice di Istanbul, innamorata del prezioso felino. Altro che il simbolo del diavolo, come lo si pensava una volta in Occidente. Ad Istanbul il gatto è una benedizione, uno di noi.
Giudizio ***
(Mercoledì 23 Maggio 2018)
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