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Deludente political thriller tratto da una storia vera

Giochi di potere

Diretto dal regista danese Per Fly


di Oriana Maerini


Tratto all’autobiografia di Michael Soussan, Backstabbing for Beginners: My Crash Course in International Diplomacy, Giochi di Potere del regista danese Per Fly racconta la storia di Michael, un giovane talentuoso diplomatico che corona il sogno di poter lavorare alle Nazioni Unite. Il ragazzo è carico di ideali e non vede l'ora di mettere in pratica, nel martoriato Iraq, la missione umanitaria che gli affida il sottosegretario dell'ONU Pasha, (Ben Kingsley) ovvero portare cibo e medicinali alle stremate popolazioni. Si accorge presto, però, che dietro la facciata di buonismo internazionale si nascondono loschi traffici, corruzione e lotte per l'egemonia politica nell'area. Ad aprigli gli occhi è una bella traduttrice curda che lotta clandestinamente per la difesa dei diritti del suo popolo. Stretto fra due fuochi (non deludere la fiducia del suo mentore e scoprire la verità sul dietro le quinte) Michael intraprende un rischioso doppio gioco diplomatico.


L'unico pregio di questo political thriller è di ricordare le reali vicende internazionali ovvero l’inquietante dietro le quinte del programma “Oil-for-food” (letteralmente petrolio in cambio di cibo), attivato dalle Nazioni Unite dal 1995 al 2003 che scatenò uno scandalo che coinvolse moltissimi Paesi, Italia compresa. La solidarietà mondiale verso le popolazioni civili era solo un pretesto per nascondere il pagamento di tangenti al governo di Saddam Hussein in cambio di greggio. Per il resto risulta una pellicola poco accattivante per uno spettatore avvezzo ai film di genere soprattutto per la sceneggiatura poco serrata e assai scontata. Il bel volto del giovane attore Theo James(Divergent e Underworld) ben si presta ad interpretare un uomo ingenuo che perde a poco a poco l'innocenza e i cui errori sono fin troppo scontati, azzeccata la scelta di Ben Kingsley e il cammeo dall’affascinante Jacqueline Bisset ma tutto ciò non basta a risollevare le sortii del film.
Dialoghi troppo dilatati e spesso banali, storia d'amore scontatissima con la "Matha Hari" curda rendono "Giochi di potere" un film dalle ampie aspettative socio-politiche ma deludente sul piano formale.

giudizio: * 1/2



(Giovedì 12 Luglio 2018)


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