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Il futuro è una terra straniera, di ferro, sangue e corpi assemblati

Alita - Angelo della Battaglia

Spettacolare film cyborg


di Roberto Leggio


Dopo la caduta, una cyborg potrà salvare il mondo. Nella discarica della Città del Ferro nel XXVI secolo, il dottor Ido, trova un cervello dormiente di una ragazzina cyborg. Aggiustata ed assemblata con parti meccaniche, il dottor Ido fornisce il corpo della figlia scomparsa e la battezza Alita. Non ricordando nulla del suo passato, Alita si apre al mondo nuovo e si innamora di un ragazzo e del motor ball, gioco bellicoso che permetterebbe di andare a vivere una vita vera su Zalem, ultima città sospesa, sulla quale comanda Nova, capo indiscusso e grande fratello della nuova società. Tra combattimenti all’ultimo sangue, rincorsa ai propri ricordi, rifiuti materni e promesse non mantenute, Alita si erge a equilibrio tra bene e male, arma determinante per il destino della nuova umanità.


Film cyborg per eccellenza, Alita pesca a piene mani da un futuro cyberpunk, dove gli umani sono solo un “accessorio”. Cinquecento anni nel futuro, dopo una guerra devastante, mette in scena un “mondo” già mostrato, andando a replicare una profusione di film (e di romanzi) dello stesso genere, ma più di tutti quel capolavoro che fu Rollerball di Norman Jewinson. Li i corpi erano di carne ed ossa, qui invece sono la perfetta fusione tra l’uomo e la macchina, così da essere nella maggior parte dei casi gusci “invincibili”. La giovane Alita, ragazza manga dal cervello “umano” e il corpo robotico, macchina da guerra ninja di spade e calci volanti; è il giusto anello di congiunzione di quello che è diventato il pianeta dopo la sua caduta e la sua conseguente resa. Con spirito umanissimo si pone le stesse domande che ci chiediamo noi dalla nascita alla nostra morte. Chi sono, da dove vengo, dove sono destinata ad andare? Ma non solo, scopre anche l’amore. Un sentimento fortissimo che volente o nolente cambierà il suo essere “viva” e ago della bilancia del futuro di quello che resta dell’umanità, cyborg e non. Semicapolavoro, tratto da un super manga famosissimo in patria e nel resto del mondo, gode dalla visionaria regia post-pulp di Robert Rodriguez, ma è un film “meccanico-guerriero” avanguardista di James Cameron, che lo produce, ma lo dirige dietro le spalle del regista tex-mex, in quanto cita Terminator, Avatar e Titanic, ma anche Elisium e tantissimo altro, in un fumettone distopico e accattivante.

Giudizio: **1/2




(Venerdì 15 Febbraio 2019)


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