 Biografia di uno stato d’animo I villeggianti Una separazione… un lutto.
di Roberto Leggio Una separazione… un lutto. Una grande e bella proprietà in Costa Azzurra. Un punto che sembra essere fuori dal tempo e protetto dal mondo. Anna arriva con sua figlia per qualche giorno di vacanza. In mezzo alla sua famiglia, ai loro amici e al personale di servizio, Anna deve gestire la sua recente separazione e la scrittura del suo prossimo film. Dietro risate, rabbia e segreti, nascono rapporti di supremazia, paure e desideri. Ognuno si tappa le orecchie dai rumori del mondo e deve arrangiarsi con il mistero della propria esistenza.

Nevrosi, morti, perdite, sogni infranti, in una villa affacciata sul mare in Costa Azzurra, dove la famiglia “disfunzionale” (parenti, amici, colleghi e servitù annessa) di una regista cerca un proprio equilibrio, mentre i sentimenti, le pulsioni vitali, franano in un continuo gioco di specchi. Valeria Bruni Tedeschi racconta di se stessa in un film affabulatore, mostrando i lutti e la dissoluzione della sua vita sentimentale (con l’attore Louis Garrel nella realtà) attraverso la separazione con Luca, un attoruncolo italiano (Riccardo Scamarcio nella finzione cinematografica) che l’ha lasciata per un'altra. In questo contesto, la regista italiana, mette in scena un’opera in tre atti grottescamente amara nella quale, oltre la sua nevrosi e la perdita di “fisica” di un amore; mostra la classe sociale più elitaria (attrici, cantanti, sceneggiatori ed industriali) come un crogiolo di nevrotici che pensano a bere, disquisire sul nulla; mentre la servitù certamente non ride. Infatti anch’essi, più carnalmente, cadono a pezzi con figli inetti, giardinieri folli e cuochi stalloni. Il sesso non è esplicitato, ma è il volano della disgregazione di due mondi, ma anche molto di più, dove solo la morte (metaforica) e le separazioni, sono il legante del dolore di una donna inadatta a sopportare sulla propria pelle un divorzio. Girato in un ambiente a lei conosciuto (la villa della fiction e pantografata da quella in cui bambina passava le vacanze) con amici e familiari veri (la ragazzina africana è la figlia adottata dalla Tedeschi e Garrel), I Vacanzieri è un melodramma di un consapevole e sincero fallimento che può trovare la propria catarsi e riscatto solo in una nebbia fittissima e molto allegorica.
Giudizio: **

(Lunedì 25 Febbraio 2019)
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