 Muori e rinasci per uccidere The Prodigy - Il figlio del male Quando l’horror non spaventa affatto
di Roberto Leggio Miles è nato nello stesso istante in un cui uno psicopatico è stato ucciso dalla polizia. Cresce senza alcun problema in una famiglia amorevole, fin quando inizia a fare strani sogni e parlare in una lingua a lui sconosciuta. La madre, dopo qualche avvisaglia di terrore, si convince che qualcosa di soprannaturale stia prendendo il sopravvento sul suo bambino. Decide quindi di farlo ipnotizzare, scoprendo così che un demone (ma forse è qualcos’altro) ha scelto il corpo del bambino per manifestarsi e continuare a vivere.

Possessione, reincarnazione. C’è qualcosa di nuovo nell’horror, ma è sempre la solita salsa. A metà strada tra possessione demoniaca e il solito bambino malefico, The Prodigy (Il prodigio, mah…) è un film che punta da aprire un nuovo filone nel genere (sempre alla ricerca di qualche spunto innovativo), ed invece ci si ritrova con una classica storia del terrore dove tutto e scontato e nulla fa davvero paura. Il quid è l’anima di un bambino, corrotta al momento della nascita da quella di uno psicopatico assassino impallinato dalla polizia. Il montaggio incrociato lo racconta a priori e le macchie di sangue garantiscono una reincarnazione demoniaca. Da qui in poi (negli anni otto anni seguenti) è la madre desiderosa di un figlio (accecata dal solito istinto materno) a non rendersi conto che il “frugoletto” è invaso da un’anima nefasta tornata sulla Terra per portare a termine il suo “gioco” perverso. Il regista Nicholas McCarthy (che messo da parte l’artigianalità degli esordi si ritrova con un budget stellare) mette carne al fuoco (vittime sacrificali, spiritisti, ombre e sogni premonitori), ma tutto profuma di fuffa, dove molto è anonimo ed ininfluente. Gli omaggi e riferimenti con altri opere del genere, sono una quantità tale che si pantografa nel finale addirittura “Il Presagio”; ma all’aria aperta invece di una chiesa semibuia. Il senso dell’operazione? Semplice. Avviare una nuova serie che si duplicherà all’infinito, con un bambino maledetto, adottato da altri morituri. O forse si tratterà di un assassino seriale, immortale e contagioso come un virus.
Giudizio: *

(Mercoledì 20 Marzo 2019)
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