 Streghe, abomini e spade fiammeggianti Hellboy Baracconesco, fumettoso e splatter reboot del Demone Rosso
di Roberto Leggio Sorto dalle fiamme dell'inferno, Hellboy è un demone salvato dal padre putativo Trevor Bruttenholm, dalle grinfie dei Nazisti nel lontano 1945. Cresciuto e diventato detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense), Hellboy deve proteggere la Terra da creature maligne che la minacciano. Costretto a recarsi in Inghilterra per combattere dei giganti infuriati, viene scaraventato alla caccia della bellissima strega Nimue, la famosa Regina di Sangue sezionata da Excalibur di Re Artù e sepolta in sei posti differenti del pianeta, resuscitata e livorosa di vendetta contro l'umanità. Tra teste mozzate, mostri di ogni genere e amici “mutaforma” Hellboy si troverà a scongiurare la fine del mondo, non prima di aver scoperto le proprie “incredibili” origini.

Nato all'inferno e sputato sulla Terra ai tempi del Nazismo, Hellboy è il demone rosso, scornato (perché le corna preferisce limarsele) detective dell'occulto e dell'improbabile. Forzuto, con un braccio di materia di cui non sappiamo nulla, è gentile con Alice (la sua presumibile fidanzata) e ironico e letale con i nemici. Un “diverso” che cerca di accettarsi in un mondo di mostri veri e di umani. Con piglio hard-punk-rock, baracconesco, fumettoso, violento, parolacciaio, splatter horror anni '80, il ritorno dell'eroe inventato da Mike Mignola (dopo quello fanta-intellettuale dal sapore lovecraftiano di Guillermo Del Toro) è un prodotto senza infamia e senza lode, che nutrirà sinapsi “coatte” amanti del fantasy spinto. C'è davvero di tutto in questo reboot tirato per i capelli. Si cita Il Signore degli Anelli, la strega Baba Yaga, l'immortale Nimue e perfino Re Artù e il Mago Merlino, con aneddoti biografici con il demone Rosso. Neil Marshall, regista di horrorifiche discese negli inferi, tratta la trama come un giro esagerato sulle montagne russe dell'assurdo. Dall'Inghilterra arturiana al Messico lisergico, teste e arti mozzati, troll, folletti, umanoidi dalla testa di cinghiale, giganti affamati, abomini incartapecoriti e spade fiammeggianti sono la sarabanda da “combattere” per salvare la Terra e se stessi da un probabile mondo delle tenebre. Tutto e di più filtrato da un ritmo sfrenato da capogiro, dove ad un certo punto se ne esce con il mal di testa. Piacione ed irrazionale, Hellboy targato 2019 si guarda con fascinazione per poi essere archiviato senza tanti rimpianti.
Giudizio: **

(Giovedì 11 Aprile 2019)
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