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Farsa poco originale sulla politica italica

Mò vi mento “Lira di Achille”

Diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi


di Mario Dal Bello


Ecco un film che vorrebbe, ridendo e scherzando, fare la morale o meglio la satira sui nostri politici imbroglioni e bugiardi. Motivo vecchio come il mondo e che anche da noi continua ad esercitare l’inventiva di sceneggiatori, produttori e registi. I quali qui finiscono, ahimè, per ripetere cliché visti ormai tante volte. E la commedia satirica finisce in farsa, anche se alla fine allegra. Niente contro le farse,per carità, anche quando rispolverano vecchi divi del genere come Alvaro Vitale. Ed anche quando, purtroppo, fan cadere nell’ovvio attori di valore come Giovanni Scifoni, coprotagonista insieme a Enrica Guidi. Un divertimento, vorrebbe essere il film diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, premiato al Festival di Salerno e presentato a Venezia l’anno scorso.

Una scena del film Mò vi Mento



La storia è quella di Achille Alfresco (nomen omen, non come recita il pressbook in nomen omen…il latino!) che sogna di diventare Presidente del Consiglio col suo Mò vi mento dove dirà la verità, semplicemente: i politici mentono per davvero. Sfrutta lo scrittore depresso Massimo (Scifoni), vuol sposare la ricca Elena, ma vi si mettono in mezzo killer napoletani, mafiosi, i cinesi e le cose vanno a finire in una serie di scenette televisive che cercano di comporre un mosaico divertente.
Un cosa i l film la coglie: i cinesi si stanno comprando davvero l’Italia. Anche se i politici dicono che non è vero. Mentono,cioè fanno il loro mestiere,secondo i l film. Che tra miscele di farsa,cine-panettone, trhiller nostrano,e luoghi comuni, diventa uno dei consueti prodotti di consumo,in cui un’idea simpatica poteva venire trattata in maniera più originale, valorizzando nella coralità gli attori al loro meglio. Peccato. Esce il 16.

giudizio * 1/2



(Venerdì 10 Maggio 2019)


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