 Ascesa Caduta e Rinascita di un uomo Rocketman Dove non arrivano le parole, giungono le liriche (di un musical)
di Roberto Leggio Uomo Razzo con un pianoforte in fiamme, viene sparato in alto sollevando perfino i suoi fan, ma la (momentanea) caduta verso il basso, farà di lui un drogato, un sessuomane e un alcolizzato, che si spoglierà di lustrini e pailettes per tornare uomo. La vita di Reginald Dwight, in arte Elton “Hercules” John, corre a ritroso partendo da una seduta di alcolisti anonimi. Qui Reggie (Elton) trova il modo di aprirsi alla gente comune, affrontando i propri demoni, il suo passato di bambino prodigio e artista multimiliardario, amato dal mondo del rock, ma non da una famiglia disfunzionale, per ripercorrere i passi che l’hanno condotto alla depressione. Senza corna, corpetti e ali, ritroverà se stesso e la cosa più assente… l’amore.

Durante una seduta psicoanalitica (di recupero da droghe, sesso sfrenato, farmaci e shopping compulsivo) Elton John si confessa e si spoglia (non solo metaforicamente) del suo passato e dagli abiti sgargianti (Il Diavolo) per ripercorre come é giunto sull'olimpo della musica. Bambino prodigio con una madre distratta e un padre severissimo e distaccato, il piccolo Reggie (Reginald Dwight) suona ad orecchio e trova nel paroliere Bernie Tuapin un amico, un confidente e un insolubile compare, per fare universale le sue canzoni. Pianoforte come macchina da guerra Elton John (come Lennon) si trova a 25 anni multimiliardario, ma solo ed incompreso in una Inghilterra (ma anche nel resto del mondo) tradizionalista che non accetta le checche ed i gay. Un po' come Freddy Mercury, la sua Bohemian Rapsody è narrata attraverso un musical di lustrini, abiti folli e canzoni intramontabili, che scava nel dolore di amori non corrisposti e lo scollamento da una famiglia che non ne comprende il genio ma solo l’esuberanza. La fuga nelle droghe e negli eccessi, mostrano il fallibile John dal suo esordio alla disintossicazione con un film memorabile, forse non capolavoro, ma diretto con piglio gioioso e drammatico, soprattutto interpretato con furore da Taron Egerton, copia conforme della star inglese, capace perfino di performance canore da urlo. Il regista Dexter Fletcher riflette su un romanzo di formazione illustrando l'ascesa, la caduta e la rinascita di un uomo in cerca d'amore, mostrandolo in tutta la fragilità nonostante il successo stratosferico. Dieci anni nel quale il vero Elton John si riscoprì uomo di spettacolo ritrovandosi nuovamente I'll still standing (Ancora in piedi). Da vedere cantare e divertirsi.
Giudizio ***

(Giovedì 30 Maggio 2019)
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