 Vivi in una società di morti viventi I Morti non Muoiono Gli zombies che siamo noi
di Roberto Leggio A Canterville, un buco di posto nell'Ohio, qualcuno ha squartato e mangiato due “ragazze” in un Dinner, in cui si serve caffè e delle ottime fette di torta. Si pensa ad una bestia feroce, ma il vice sceriffo Ronnie sa che sono stati gli Zombies, risvegliati dallo spostamento dell'asse terrestre che ha mandato in tilt il pianeta, scambiando il giorno per la notte e la morte per la vita. Sotto l'occhio moralista di un barbone che vive nei boschi, i morti si risvegliano per divorare ogni essere vivente, risoluti a riappropriasi delle loro fissazioni terrene, ma dovranno cercare di “sopravvivere” ai proiettili degli unici tre poliziotti e dai colpi di katana di un ben “strana” impresaria di pompe funebri. Unica ad avere una chance quando le cose cose volgeranno per il peggio...

Se i morti non muoiono, i vivi sono già morti. Jim Jarmush torna sui passi di George Romero mostrandoci una società allo sbando sospesa tra l'avere ed essere, destinata ad essere sepolta dai propri agi. Metaforico nella sua incredibile veridicità, gli zombies di Jarmush risorgono per rimpinzarsi di caramelle, bere caffè e Chardonnay, collegarsi al wi-fi, suonare chitarre e curarsi con antidepressivi. Esseri senza vita, ma “vivi” per le cose materiali più inutili che non sanno vedere oltre il proprio naso, lasciando che il mondo circostante vada alla malora. Meno politico di tutta la mitologia romeriana, il film si aggrappa al grottesco di un terzetto di sopravviventi, stolidi nella loro incredulità, ma consci fin dall'inizio che “tutto finirà male”. Perché lo dice lo script, ma soprattutto perché grazie allo spostamento dell'asse terrestre c'è più luce che buio e la luna arde in un non ben chiara tempesta magnetica. Ridendo e scherzando Jim Jarmush mette sotto accusa la politica “sbagliata” di Donald Trump, da sempre miope sulla questione ambientale (il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci causati dall'abuso spropositato delle risorse del pianeta) suffragata da politicanti pronti ad avere la risposta giusta, sibillina ed ininfluente. Gli zombies, su questo piano agiscono da vendicatori dello status quo, cercando di riprendersi ciò che resta di buono nel pianeta. Autocitazionista, ironico, buffonesco, I Morti non muoiono (da un hit country di Sturgill Simpson), va contro ogni convenzione del genere facendosi morale in un mondo fottuto. E forse l'unico modo per salvarsi è essere punk o non essere di questo pianeta...
Giudizio. **

(Giovedì 13 Giugno 2019)
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