 Lunetta Savino sempre credibile Rosa Nel film di Katja Colja
di Mario Dal Bello Ecco un film tenero e duro, girato in una Trieste nuvolosa e tra i monti della vicina Slovenia, brulli e gelidi. Eppure i l cuore, all’apparenza muto,non è inaridito. Parliamo di Rosa il film di Katja Colja, un successo allo scorso Festival di Bari. La storia è quella della sessantenne Rosa, minuta e chiusa, sposata con un imponente sloveno. I due vivono separati in casa, oppressi dal dolore per la scomparsa della figlia giovane Maja. Ospiti pochi, lui è burbero, pensa alla barca al porto, ha pochi amici pescatori, lei ormai è una donna senza speranza. Nemmeno la figlia rimasta le porta conforto: il suo cuore è un muro grigio. Finché incontra una vivace e gentile parrucchiera che insieme alle sue amiche le insegnerà di nuovo ad amare, a riscoprire il corpo e la vita.

Lunetta Savino in una scena del film Film sintetico,aspro,essenziale nella fotografia lucida e nei dialoghi forti tratteggia il delicato tema della vita sessuale al femminile nell’età matura – con rispetto ed efficacia. E’ un film di donne in particolare - gli uomini sono figure lontane e scarne – in cui la protagonista Lunetta Savino mette tutta sé stessa affrontando il ruolo drammatico e non facile di personalità dimessa che lentamente riscopre la propria sessualità, mentre Anita Kravos (la figlia),così naturale e dolce e b>Simonetta Solder (la parrucchiera), fresca e vivace, formano con lei un coro di attrici di vera partecipazione emotiva. Menzogna, sentimento, paura e speranza si confrontano in una regia senza fronzoli inutili e discorsi retorici, ma puntata alla verità della vita e a quel briciolo di speranza che le serve.
giudizio: ***

(Mercoledì 18 Settembre 2019)
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