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Nuovo film sul celerrimo romanzo per la regia di Greta Gerwig

Piccole donne

Cast stellare e ottima sceneggiatura


di Mario Dal Bello


Vale ancora la pena riproporre un film – l’ottavo della serie - sul celebre romanzo di Louisa May Alcott,amato da generazioni di donne piccole e grandi? Il rischio è di farne una lettura museale, edulcorata, oggi di fatto inaccettabile oppure di stravolgerlo in senso protofemminista accentuato. La regia di Greta Gerwig si accompagna ad un nugolo di attrici come Saoirse Ronan, Emma Watson, Florencxe Pugh, Eliza Scanlen e il risultato si vede. Brio, leggerezza, un pizzico di follia, gusto dell’avventura e quel tanto di romanticismo che non guasta mai. A farne le spese sono i maschi, ovviamente, siamo nel Duemila: lo svaporato e geniale Theodore (Timothée Chalamet) che ormai passa da un ruolo all’altro e Louis Garrel che fa il francese un po’ timido, un po’ altezzoso. Ma entrambi fanno le fusa davanti alle ragazze vivaci, e così si salva la parità di genere cara alla regista, ed a noi. Impedisce infatti al film di scivolare in un certo miele tardo ottocento per presentarsi sì come un lavoro in costume ma come mentalità e “intrighi” assai attuale. Senza dire che Meryl Streep è formidabile come la zia March dal primo all’ultimo momento in cui appare. Invecchiando, si affina sempre più, come è dei grandi attori. Simpatico, lieve e ironicamente piacevole. Sembra infatti che tutte (e tutti) si divertano un mondo.

giudizio: ***1/2



(Domenica 12 Gennaio 2020)


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