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Corsa contro il tempo per allontanare la guerra

1917

Danza spettrale di vita nella morte


di Roberto Leggio


Pianura francese 6 Aprile 1917. Al terzo anno, quando la Prima Guerra Mondiale è al suo culmine, a due giovani soldati inglesi (Schofield e Blake), viene affidata una missione impossibile: 12 ore per attraversare la prima linea, infilarsi nel territorio nemico e consegnare un messaggio agli alti comandi che arresterà un attacco mortale contro 1600 soldati, tra cui il fratello di Blake. Armati di mappe, torce, pistole lanciarazzi e pochi viveri correranno a perdifiato nella Terra di Nessuno, imparando a sostenersi a vicenda e vivere sulla propria pelle l'insensatezza e la brutalità della guerra.


Una corsa contro il tempo per fermare un massacro, che poi è la guerra stessa. Trincee, filo spinato, metafisica terra di nessuno, umanità violata, fango, topi e corpi in decomposizione. L'inventario della brutalità di un conflitto è racchiuso negli occhi di due esseri umani, due soldati, due ragazzi, gettati nel tritacarne della Prima Guerra mondiale, con il compito di andare a salvare altri giovani come loro da morte certa. Nella missione quasi suicida, attraversano i campi di battaglia francesi con lo spaesamento di Erich Maria Remarque e la consapevolezza di percorre l'insensatezza di un conflitto in cui uomini combattono contro altri uomini senza un vero perché. Dove anche la pietà umana è cancellata ed è sempre pronta ad uccidere. Con una scelta registica fuori dal normale per un film di genere, Sam Mendes usa il piano sequenza per amplificare il senso di disagio e di “paura”, catapultando il pubblico a vivere in tempo reale (come se fosse anch'esso in battaglia) l'estenuante corsa al salvataggio senza lasciare il tempo di pensare, ma solo di agire di conseguenza proprio come in una guerra devastante. L'immersione è totale. Qualitativamente efficace, con una sceneggiatura che non lascia nulla al caso e insegue ogni singolo respiro dei protagonisti. L'orrore della devastazione, la solitudine delle macerie della civiltà e l'inquietante compagnia della morte, alita sui quei messaggeri prima che la “voglia di combattere ad ogni costo” paghi il suo tributo di sangue. Con una fotografia mozzafiato, di luci, ombre, rossi infuocati e nemici invisibili e sempre letali, Sam Mendens concretizza il tributo al nonno portaordini di quell'inutile massacro, in un film imperdibile, esplosivo e sensazionale da essere un punto di riferimento per il cinema del futuro.

Giudizio: ****



(Venerdì 17 Gennaio 2020)


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