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Senza Joker, senza amore, l'anti-eroina Harley si scopre femminista

Bird of prey e la fantasmogorica rinascita di Harley Quinn

Sguaiata e colorata sarabanda d'azione a Ghotam City


di Roberto Leggio


Scomparso Batman (avete visto Suicide Squad?) la città di Gotham è diventata un crogiolo di criminali. Nel contempo Harley Quinn è stata mollata da Joker e tutta la protezione che aveva è saltata. Persa nelle pene d'amore, Harley si prende cura di Cassandra Cain, una ragazzina che si è messa nei guai rubando un diamante di proprietà dello spietato boss della malavita Roman Sionis detto Black Mask. Ma sulle sue tracce (e su quelle del diamante) ci sono un gruppo di vigilanti dal nome evocativo di Birds of Prey. Giocare sporco però non serve quanto tutta la città viene messa sottosopra per cercarla. Quindi le ragazze si coalizzano per sconfiggere Roman e la sua banda di folli assassini. Dardi, calci, pugni ed esplosioni metteranno giustizia, tramutando la città più cupa del mondo in un universo colorato e forse più femminile.


Quando una donna è tradita, lasciata da chi ama... allora sono guai. Ecco Harley Quinn, anti-eroina giocosa, costola di Joker, in una sorta di spin-off degli arci-nemici di Batman. L'avevamo conosciuta come “battagliera” casinista in Suicide Squad e adesso, fa faville facendo saltare (in tutti i sensi) una centrale chimica (luogo d'amore con Joker), attirandosi invidie e facendo finire di fatto tutta la protezione che aveva da qualsiasi criminale. Come avete capito il palcoscenico è Gotham (City?) non più una città cupa e dark, ma diventata coloratissima e zeppa di gente folle, dove il crimine non è solo Joker (Pudding... per Harley), ma qualcosa che si avvicina alla Mafia più sadica comandata da Black Mask, boss di assassini pazzi quanto lui. Emancipata ed indipendente, Harley con un gruppo di cattive ragazze (ognuna con un proprio personale motivo) si ritrovano combattere assieme il male, per un favoloso tornaconto: un diamante grezzo di enorme valore rubato ed ingoiato da una ragazzina... sotto protezione proprio da Harley Quinn. Femminismo spinto, parolocciaio, sboccato, violento e grottesco, il film che la vede finalmente protagonista assoluta è un adrenalinico fumetto fumettoso, pieno di mazze, martelli colorati, esplosioni, calci e dardi di balestra, con moltissimi rimandi ad un certo anime giapponese, ma tantissimo americano da essere un punto di svolta svalvolato tra i supereroi della D.C. Ma nonostante il mix di culture pop punk rock, il film risente di una robusta sceneggiatura non completamente lineare, dove per tornare a correre sui binari della comprensione necessita di moltissime digressioni visive e di una massiccia dose di voce off. In ogni caso Margot Robbie tiene insieme il film, anche quando i Kattivoni si fanno pericolosi (ma non poi così tanto) e la trama latita di tensione e vero senso del pericolo. Ne resta un colorato pasticcio divertente, tanto squinternato quando ininfluente film d'azione.

Giudizio **



(Giovedì 6 Febbraio 2020)


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