Il 6 gennaio 1980 Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana, mentre sta andando a messa viene ammazzato a sangue freddo da un giovane. Da allora, depistaggi, indagini, una verità scomoda mai del tutto approfondita.
Il regista Aurelio Grimaldi in sala dal 2 luglio con Cine1 Italia, indaga con perspicacia e senza sconti sul clima sociale e politico che ha portato al delitto. Emerge l’ambiguità della politica – Andreotti non ci fa una gran figura, anzi -, le collusioni mafiose e la personalità di Piersanti, cattolico onesto, politico deciso a interrompere l’accordo mafia-potere che costerà la vita ad altri personaggi come Salvo Lima, potente esponente democristiano a Palermo.

Donatella Finocchiaro in una scena del film

Il film non fa sconti, è chiaramente schierato a favore di Mattarella, di cui rivela il volto umano, la solidarietà in famiglia, la sobrietà nel tatto ma anche la fermezza, qualità che ricordano il fratello, l’attuale Presidente della Repubblica.
Il cast di attori, molti dei quali siciliani – David Coco, Donatella Finocchiaro, Tuccio Musumeci e Tony Sperandeo – partecipa a questo affresco corale asciutto, determinato, privo di retorica. Un film che farà un gran bene e farà, si spera, riflettere tutti: i giovani che ben poco forse sanno di storia italiana recente e gli adulti che l’hanno vissuta per capire l’importanza di saper anche dare la vita per salvare il principio dell’onestà e de servizio alla comunità.
Dialoghi scarni, luci ombrate, ritmo da suspence in certi momenti, rendono il lavoro, che esce oggi, apprezzabile e un chiaro messaggio al nostro tempo, classe politica compresa.

Giudizio **1/2

(Mercoledì 1 Luglio 2020)

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